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Morimondo: domenica 12 torna il Mercato Enogastronomico

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MORIMONDO Alla ricerca del bello a portata di mano: domenica 12 Marzo ritorno a Morimondo, piccolo gioiello del circuito slow dei borghi più belli d’Italia. Visite guidate, artigianato, degustazioni ed il meglio del meglio delle eccellenze food&wine a chilometro sincero. Di bellezza e gusto: ritorno a Morimondo, il MEC sulla strada delle abbazie.

Borgo medievale alle porte di Milano, Morimondo prende il nome dall’omonima Abbazia cistercense: a pochi chilometri da Milano, è la prova del fatto che, come spesso succede, non c’è bisogno di andare lontano per trovare bellezza e storia. Domenica 12 Marzo il borgo slow bandiera arancione del circuito Borghi più belli d’Italia si conferma destinazione per il MEC-Mercatino Enogastronomico della Certosa.

Per enogastronauti, foodies e turisti a breve raggio shopping enogastronomico di qualità: nel variegato catalogo del MEC, tra gli altri, formaggi e salumi, salame d’oca, frutta e verdura di stagione, olio e taralli pugliesi, miele, pane bio, riso, offelle, prodotti fermentati quali kefir, kombucha, tempeh. Domenica saranno presenti anche cosmetici e prodotti di bellezza a base di riso ed altri prodotti di artigianato (bigiotteria, oggetti e accessori per la casa, coperte create da stoffe di recupero, quaderni morbidi con la copertina di stoffe etniche).

Come tutti i fine settimana, sarà possibile visitare, insieme ad una guida, il complesso monastico: tre i turni nell’arco della giornata (alle 11, alle 15 e alle 15,30). Le visite per scoprire la lunga e affascinante storia dell’Abbazia si effettuano solo su prenotazione scrivendo a [email protected] oppure chiamando lo 02 9496 1919. Infine, è sempre visitabile il Museo di Arte Sacra sito in via Comolli.

In caso di maltempo la manifestazione verrà annullata.

La storia di Morimondo ruota intorno alla vicende della sua abbazia e dei monaci dell’ordine dei Cistercensi che la fondarono.

Giunti nel 1134, dodici monaci del monastero di Morimond in Borgogna diedero inizio alla costruzione del monastero, concluso solo nel 1297. La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo. Rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l’austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l’opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio. L’esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi; la facciata presenta un taglio a capanna, il portale è preceduto da un pronao (porticato posto davanti alla chiesa) aggiunto nel 1736.

Un rosone centrale, bifore, aperture cieche e altre a cielo aperto definiscono la parte superiore, coronata da una fila di archetti che continuano sui fianchi. L’interno di forma basilicale, a 3 navate su pilastri con volte a crociera, con transetto e abside rettangolare. Opere: entrando a destra si nota una magnifica acquasantiera trecentesca con rosoni e teste fantastiche. Degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all’intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522.

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