Morì per droga e alcol, ora sbucano sospetti sul tassista abusivo

I legali scoprono che anni fa l'uomo avvelenò cliente per rapina. Lars, studente norvegese a Milano per un master al Politecnico, morì nel 2023 a 25 anni, per un cocktail di droga e alcol.

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Lars, studente norvegese a Milano per un master al Politecnico, morì nel 2023 a 25 anni, per un cocktail di droga e alcol. Fu portato all’ospedale Fatebenefratelli da un tassista abusivo, per cui la Procura ha chiesto l’archiviazione per omissione di soccorso.

La famiglia della vittima si è opposta alla richiesta di archiviazione dopo che i suoi legali hanno scoperto negli archivi del Corriere della sera – che oggi dà notizia della vicenda – un’inquietante coincidenza: il tassista abusivo che portò in ospedale Lars, quattordici anni fa avvelenò un cliente per rapinarlo.

A occuparsi del caso del giovane norvegese già pilota nel servizio militare in Aereonautica, che nel 2023 stava frequentando un master di ingegneria al Politecnico di Milano e uno stage per L’Oreal, è ora la gip Tiziana Landoni.

Secondo quanto ricostruito, Lars alle 5.50 del mattino del 28 ottobre venne ricoverato in arresto cardiocircolatorio al Fatebenefratelli, accompagnato da quello che nei registri viene citato come ‘un amico’.

In realtà era un tassista abusivo, un cittadino romeno senza nemmeno la patente, che raccontò di aver preso a bordo il giovane norvegese – ubriaco – davanti una discoteca del centro. Il ragazzo poi si sarebbe sentito male fino a perdere conoscenza e il tassista avrebbe chiamato il 118.

I legali della famiglia, Federico Consulich ed Elio Giannangeli, negli archivi del quotidiano milanese hanno scoperto il precedente, risalente al 2011, del tassista abusivo per rapina e violenza sessuale a una ragazza che si era offerto di accompagnare a casa fuori da una discoteca. Di qui l’ipotesi della famiglia che Lars non sia stato vittima di un malore, ma stordito a scopo di rapina da pesantissimi psicofarmaci ai quali avrebbe avuto una reazione fatale.

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