MILANO “Se la Moratti si candida è un fatto rilevante politicamente”. Lo ha detto Matteo Renzi a L’aria che tira. “Noi abbiamo fatto questa nuova squadra con Calenda, la parola definitiva verrà dalla nuova federazione e io proporrò che sia Calenda a guidarla. Su cosa farà il Terzo polo alle regionali lo decide la federazione, dovete sentire Calenda”, ha spiegato il leader di Iv.
“Ciò che ha fatto – ha detto Renzi parlando della Moratti – è un fatto di grandissimo rilievo: rompe con la destra non per una sua antipatia ma dice che non può accettare provvedimenti ideologici che inficino il suo lavoro. Non sta solo lanciando una candidatura ma facendo un ragionamento politico, sta dicendo che c’è una alternativa” e “se fossi il segretario del Pd la chiamerei di corsa”. Sulla sua candidatura “il Terzo Polo deciderà, c’è anche la questione del Lazio che è importante.
“Due impostazioni diverse”. Dal Nazareno si risponde così all’offerta di Carlo Calenda di un ‘pacchetto’ che preveda l’intesa Pd e Terzo Polo sia in Lombardia che in Lazio. “L’accordo o si fa su Lazio e Lombardia o non si fa nulla”, ha detto il leader di Azione. Ma per i vertici dem, la situazione delle due regioni è diversa e per vincere va impostata in modo differente. “C’è un’impostazione diversa, ci sono dinamiche diverse. In Lombardia -si spiega all’Adnkronos- c’è una destra lacerata che viene da una pessima gestione, disastrosa per quanto riguarda il Covid. Nel Lazio invece le condizioni non sono le stesse e per confermare la guida della regione è essenziale l’unità dal Terzo Polo ai 5 Stelle”. La stessa coalizione che del resto, si sottolinea ha già sostenuto Nicola Zingaretti in regione. Il ‘modello Lazio’, per intendersi. “Se si vuole vincere, serve unità”, ribadiscono dal Nazareno