Tre persone, due ventenni e un 38enne, sono stati arrestati in flagranza per spaccio dagli agenti della squadra mobile della questura di Monza e Brianza, durante le perquisizioni scattate nell’ambito dell’operazione ‘Easy’, che ha portato nei giorni scorsi a sgominare una rete di pusher, alcuni minorenni, che usavano Telegram per vendere cocaina, hashish e droghe sintetiche. Uno dei due arrestati è un 20enne di Nova Milanese.
Quando i poliziotti si sono presentati a casa sua per eseguire la misura cautelare degli arresti domiciliari, lo hanno trovato in possesso di 308 grammi di hashish e 900 euro in contanti. Il secondo, 38enne, indagato non destinatario di misura cautelare ma con precedenti specifici, nel corso della perquisizione è stato trovato con sette pastiglie e sei dosi di ecstasy ed Mdma, per un totale di circa sei grammi, oltre a due bilancini di precisione e vario materiale per il confezionamento.
Un terzo indagato, un 20enne residente a Nova Milanese, già destinatario della misura della permanenza in casa in quanto minorenne all’epoca dei fatti oggetto dell’indagine, è stato trovato con sessanta grammi di hashish. Complessivamente nel corso dell’operazione – fa sapere la questura di Monza in una nota – sono stati sequestrati oltre 400 grammi di hashish, tre cellulari e 3.155 euro in contanti, raccogliendo elementi che dimostrerebbero come l’attività di spaccio fosse “continua e reiterata nel tempo”. In chat gli indagati si mettevano d’accordo su quantità e prezzi delle droghe e si davano appuntamento per gli scambi, scherzando anche sul rischio di venire scoperti. “Ma tu giri con i pallini di fumo? Fra, ma ti arrestano subito”, dice un indagato al telefono, aggiungendo poi: “Vabbè che anche io ho fatto due giorni con un etto di ketamina addosso…”.
