RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Spett.le redazione,
Mi chiamo Laura e vorrei segnalare un comportamento della Polizia Locale di Corbetta risalente a pochi giorni fa.
Abito nel comune di Magenta, precisamente in strada Padana Est 11. Il giorno 27 marzo 2020, mio marito Marco decide di andare a piedi a fare un po di spesa nel supermercato più vicino a casa e nel quale ci siamo sempre recati abitualmente ma che si trova nel comune adiacente- Corbetta- a soli 800 metri da casa. Dopo un’ora di attesa fuori dal supermercato arriva una pattuglia dei Vigili di Corbetta per fare i dovuti controlli. Chiedono i documenti a mio marito e senza proporgli la compilazione del modulo di autocertificazione, cominciano a compilare il verbale perché, secondo gli agenti, lo spostamento personale al di fuori del proprio comune non è avvenuto per comprovata esigenza lavorativa, di assoluta urgenza o per motivi di salute.
Sul modulo di autocertificazione valido il giorno dell’accaduto viene ritenuto accettabile se lo spostamento è determinato da “situazione di necessità (per spostamenti all’interno dello stesso comune o che rivestono carattere di quotidianità o che, comunque, siano effettuati abitualmente in ragione della brevità delle distanze da percorrere)”, come previsto dal decreto-legge del 25 marzo 2020 n. 19.
Quest’ultimo decreto prevede come misure urgenti per evitare la diffusione del COVID-19 la “limitazione della circolazione delle persone, anche prevedendo limitazioni alla possibilità di allontanarsi dalla propria residenza, domicilio o dimora se non per spostamenti individuali limitati nel tempo e nello spazio o motivati da esigenze lavorative, da situazioni di necessità o urgenza, da motivi di salute o da altre specifiche ragioni”. Inoltre, se andiamo a verificare il decreto del 22 marzo 2020 si evidenzia che “è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”. Ricordo che Marco si è recato al supermercato a piedi.
Alla luce di queste considerazioni, secondo il mio punto di vista, la sanzione non è dovuta, specificando che Marco si è recato all’Esselunga di Corbetta (800 metri da casa) mentre il supermercato di Magenta più vicino dista da casa 1,6 km.
Laura