Inizierà nelle prossime settimane davanti alla Corte d’assise di Milano il processo per omicidio volontario a carico di Bilel Cubaa, il 28enne tunisino che la notte del 13 settembre 2023 avrebbe aggredito e ucciso, strangolandolo, il 23enne Yuri Urizio, in zona Navigli a Milano.
Lo ha deciso il Gup di Milano, Daniela Cardamone, rinviando a giudizio lo straniero che ha chiesto il processo con rito ordinario. La madre della giovane vittima si è costituita parte civile. Secondo le indagini della polizia di stato, coordinata dal pm Luca Poniz, il 28enne avrebbe stretto le braccia attorno al collo di Urizio fino a fargli perdere i sensi, intorno alle 4 del mattino.
Quando gli agenti sono giunti sul posto non ha tentato di fuggire ma solo di giustificare la propria azione sostenendo di aver difeso una donna ucraina che chiedeva l’elemosina nella zona della movida meneghina da un tentativo di rapina. Urizio, cameriere di origine comasche, è morto dopo due giorni di agonia al Policlinico di Milano. Gli inquirenti hanno acquisito alcune immagini delle telecamere di sorveglianza nel corso delle indagini in cui pochi istanti prima dell’omicidio si vedono due uomini e una donna parlare in viale Gorizia.
Le telecamere non hanno tuttavia immortalato il momento dell’aggressione. Il 28enne ha rinunciato al processo con rito abbreviato che prevede lo sconto di un terzo sull’eventuale pena nonostante l’omicidio contestato non preveda aggravanti e quindi una pena inferiore all’ergastolo.