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Milano, niente più cicatrici al collo per l’operazione alla tiroide: al San Paolo c’è il robot

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MILANO   Niente più cicatrici al collo: la tiroide si opera passando dall’ascella. L’ospedale San Paolo di Milano annuncia l’esecuzione, “per la prima volta in Lombardia”, di una tecnica di chirurgia robotica tiroidea per via trans-ascellare. “Con un intervento rapido e preciso – spiegano dall’Asst Santi Paolo e Carlo del capoluogo lombardo – i bracci del robot dal cavo ascellare arrivano alla tiroide per asportare la massa” da rimuovere.

Un’innovazione ancora più importante considerando che “in Italia l’incidenza del tumore della tiroide è tra le più alte al mondo: +74% tra le donne (da 16,2 a 28,2 casi su 100mila), +90% tra gli uomini (5,3-10,1 casi/100mila). L’aumento delle diagnosi – segnala l’azienda socio sanitaria territoriale – è stato particolarmente marcato tra le donne con meno di 55 anni, superando la quota dell’80%”.
      Per molti pazienti – spiega una nota – il timore della cicatrice, inevitabilmente prodotta dalla chirurgia tradizionale in una zona del collo molto visibile, inibisce o ritarda il ricorso a un intervento necessario, creando spesso ulteriori problematiche o complicanze.
Resistenze che la nuova metodica permetterebbe di superare. Alla consolle del robot a 4 bracci Giovanni Felisati, direttore di Otorinolaringoiatria dell’Asst dei Santi, e Loredana De Pasquale, responsabile della Chirurgia tiroidea e paratiroidea, coadiuvati da un’équipe chirurgica d’eccellenza che vanta la più ampia casistica europea per questa chirurgia: Micaela Piccoli, direttore di Chirurgia generale, d’urgenza e Nuove tecnologie dell’ospedale Civile di Baggiovara (Modena), e Barbara Mullineris, responsabile di Endocrinologia della stessa struttura, che hanno accolto l’invito a presenziare al battesimo lombardo di queste procedure.
      “E’ un onore essere testimone dei primi interventi in Lombardia, proprio qui all’ospedale San Paolo, dove ho ritrovato grandi professionisti e colleghi con cui condivido da anni la passione per la chirurgia robotica”, dichiara Piccoli.
 La tiroidectomia robotica con accesso ascellare – sottolineano dall’Asst Santi Paolo e Carlo di Milano – è ormai considerata un’alternativa estremamente vantaggiosa in termini di risultato estetico e soddisfazione del paziente, garantendo gli stessi standard di radicalità e sicurezza. L’ausilio del robot, associato alle mani esperte del chirurgo, semplifica moltissimo la procedura chirurgica, poiché il professionista si può avvalere di una visione tridimensionale amplificata e di speciali strumenti con articolazioni snodabili, capaci di assicurare una destrezza vicina a quella della mano umana, seppur occupanti spazi minimi.
      Dopo la Chirurgia generale e l’Urologia, anche l’Otorinolaringoiatria dell’azienda milanese sceglie dunque la robotica, con nuove tecniche chirurgiche che ampliano l’offerta delle prestazioni per i pazienti, e che vanno ad arricchire i contenuti didattici e clinici per gli studenti della Scuola di Chirurgia robotica del Dipartimento di Scienze e Salute dell’università degli Studi di Milano presso l’ospedale San Paolo. “E’ un grande piacere portare al San Paolo e alla nostra Scuola di Robotica un intervento chirurgico così innovativo – afferma Felisati, direttore della Clinica otorinolaringoiatrica – che evita cicatrici sul collo, spesso assai inestetiche. Un grazie alla dottoressa Piccoli e alla dottoressa Mullineris, colleghe esperte dell’ospedale di Modena, per l’aiuto a far partire una pratica chirurgica di grande innovazione che ad oggi, in Lombardia, non veniva ancora praticata”.
      “L’arricchimento di expertise con nuovi professionisti e l’implementazione tecnologica della nostra Asst – commenta il direttore generale Matteo Stocco – ci permette di essere protagonisti nello sviluppo di tecniche operatorie. Un tassello importante per ampliare l’offerta sanitaria pubblica ad alta complessità”.

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