È morto nei giorni scorsi per un malore all’ospedale Niguarda di Milano, poco dopo aver finito di esibirsi come clown per i piccoli pazienti del nosocomio milanese. Filippo Bonacchi, 26 anni, originario di Pistoia “è mancato all’improvviso gettando i suoi ex-compagni di Corso Danza Contemporanea Paolo Grassi e i suoi docenti nello sconforto”, scrive su Facebook la coordinatrice della Civica scuola di Teatro Marinella Guatterini.
“Ho molto amato questo tizzone di vita bruciate, volato a Parigi per completare gli studi dell’amato Lecoq e diventare danzatore, performer e clown dirompente. Non mancava di mandarmi disegni, di chiamarmi e si ricordava di me ad ogni piè sospinto. Questo la Morte non lo doveva fare”, aggiunge la docente. “Filippo Bonacchi era un artista. Sabato scorso è morto a ventisei anni all’ospedale Niguarda di Milano. Ma non era ricoverato lì. In ospedale aveva appena finito di esibirsi come clown. E il suo naso rosso, come sempre, aveva strappato un sorriso alle bambine e ai bambini ricoverati. Che hanno davvero un grande bisogno di ridere”, scrive il maestro elementare ed ex assessore comunale Paolo Limonta.
“Poi Filippo si è sentito male e in pochissimo tempo è morto. Che idea morire in un ospedale dove hai appena fatto ridere dei piccoli pazienti. Ma i clown non muoiono mai. E il naso rosso di Filippo continuerà a girare per i padiglioni del Niguarda. E continuerà a far ridere bambine e bambini…”, conclude.
“Filippo Bonacchi era un ragazzo straordinario che con il suo talento e la sua generosità portava sorrisi nelle corsie degli ospedali. Intratteneva i pazienti ricoverati, portava il sole nelle giornate difficili di tante persone. La sua passione per il teatro e l’impegno nella clownterapia lo hanno reso un punto di riferimento per tanti amici e colleghi.
Grazie Filippo per tutto quello che hai fatto per gli altri. Alla sua famiglia, agli amici e ai colleghi va il nostro più sincero cordoglio”, ha dichiarato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.