“Se come sembra, il Pd e i suoi alleati vanno dietro alle ipotesi di questa inchiesta, allora facessero una giunta con i magistrati, invece che con Sala. Altrimenti, visto che a decidere della politica urbanistica non devono essere i giudici, vadano avanti sullo stadio”. Lo dice Carlo Calenda – intervistato da “Il Corriere della Sera” – commentando gli sviluppi dell’inchiesta sull’urbanistica a Milano.
I fari della magistratura sono puntati anche sul nuovo stadio, e’ stato fatto notare. “Hanno avviato questa inchiesta – rileva il leader di Azione – appena si e’ prospettata l’idea del nuovo stadio, sono partiti gli avvisi di garanzia tre giorni prima del piano regolatore… O il Pd dice chiaramente che non sono i magistrati a decidere lo sviluppo di una citta’ o c’e’ un problema”.
Riferendosi alla richiesta avanzata da Giuseppe Conte di dimissioni per il sindaco Giuseppe Sala, “l’ex avvocato del popolo, ora giudice del popolo, ruolo che sicuramente gli si confa’ di piu’, dispensa i suoi placet al Pd. Quindi – osserva Calenda – Giuseppe Conte fa sapere che Ricci va bene, nonostante l’inchiesta, Eugenio Giani, senza inchiesta, insomma… Roberto Fico, naturalmente e’ ok, e il fatto che distruggera’ Napoli e la Campania, essendo un incapace, poco importa. Persino Matteo Renzi e’ entusiasta per la sua candidatura, e vedere che uno come Matteo (Renzi ndr) ne tesse le lodi fa un po’ impressione. Quindi il giudice Conte sentenzia che Sala invece si deve dimettere…E non c’e’ una segretaria del Partito democratico che dica al leader del Movimento 5 Stelle: ‘Scusa, fatti i fatti tuoi, stanne fuori’. E’ mai possibile?”.
Secondo il leader di Azione “la linea del Partito democratico ormai la fa Giuseppe Conte. Contenta Schlein…”. La segretaria del Pd “continua a dire di essere testardamente unitaria. Conte invece se ne frega e proclama pubblicamente di non volere un’alleanza organica ma di essere pronto a sganciarsi dall’abbraccio con il Pd ogni volta che gli conviene”. Per Calenda “e’ Conte quello che da’ le carte. E alla fine, al momento delle elezioni, tutti sanno che e’ chi comanda che prende voti. Quindi sara’ solo il Movimento 5 Stelle a beneficiare di questa situazione. E’ una cosa mortificante. Per tutti, ma soprattutto per il Partito democratico”.