MILANO – Hanno patteggiato pene fra i 2 anni e 8 mesi e i 5 anni i principali membri della banda di rapinatori di orologi di lusso sgominata a Milano lo scorso ottobre quando furono traditi dall’audio dello smartphone di una vittima – un commerciante pakistano al quale avevano ordinato un Patek Philippe da 90mila euro per poi derubarlo a mano armata fingendosi carabinieri – che ha continuato a registrare per tutta la durata dei fatti.
Davanti al gip Tommaso Perna e al pm Leonardo Lesti il 43enne Ivano Frau ha patteggiato 5 anni di pena; 4 anni e 6 mesi per il 49enne di origini campane Cristian D’Aluiso, riconosciuto dagli investigatori della Squadra mobile di Milano e della Sezione antirapine come l’autore del colpo di un orologio Tudor da 8mila euro, rubato aggredendo il cliente di un ristorante a pranzo con i figli, anche grazie ad alcuni capi di abbigliamento vistosi messi in mostra sui social. Tre anni e 2 mesi per Dejan Dzolic e 2 anni e 8 mesi per il 51enne catanese con precedenti, Francesco Bonanno. In totale altri 7 gli indagati, alcuni dei quali hanno chiesto il rito abbreviato e altri di andare in dibattimento a processo.