Sono stati condannati rispettivamente a 17 anni e 9 mesi, 16 anni e 2 mesi e 9 anni Nazzareno Calajò, il presunto ‘ras della Barona’, il nipote Luca e il figlio Andrea nel processo di primo grado su un traffico di droga a Milano e nell’hinterland.
I pm Francesco De Tommasi e Gianluca Prisco avevano chiesto condanne a 20 anni di reclusione per i tre, finiti in carcere nella primavera 2023 in una maxi inchiesta della Dda milanese, partita da accertamenti su un traffico di stupefacenti all’interno del carcere di Opera. La gup Alessandra Di Fazio ha condannato Nazzareno Calajò e il nipote Luca per due distinte associazioni a delinquere.
Andrea, figlio di Nazzareno, è stato condannato a 9 anni di reclusione, perché ritenuto non un organizzatore del traffico, ma solo un partecipante. Assolto invece Massimiliano Mazzanti. In attesa delle motivazioni della sentenza, il difensore di Nazzareno Calajò, Niccolò Vecchioni, ha annunciato il ricorso in appello.
“Vado a San Siro e taglio la testa al capo ultrà”
In un altro filone d’indagine tutt’ora in corso Nazzareno Calajò detto ‘Nazza’ viene attenzionato dalla Digos e dalla DDA per la volontà di ‘prendersi’ le due curve di Milano. Nella foto sopra accanto a ‘Nazza’, c’è Vittorio Boiocchi, detto lo Zio, freddato il 29 Ottobre del 2022 fuori casa sua a Figino. Il suo omicidio è tutt’ora irrisolto