MILANO Milano é uno dei principali luoghi di smistamento del traffico stupefacenti nel nord Italia, territorio fertile per lo spaccio al dettaglio, soprattutto cocaina.
A dirlo la Coordinatrice della direzione distrettuale antimafia di Milano, Alessandra Dolci, nella sua relazione presentata questo pomeriggio nel consiglio comunale di Milano. Secondo Dolci, a Milano “non esiste un regime criminale di tipo monopolistico, ma una joint venture tra gruppi in parte calabresi, siciliani e campani” che si dividono il controllo di “circa 20 piazze di spaccio”. Tra gli interessi delle mafie svolgono poi un ruolo rilevante anche le droghe leggere, “che spesso sono preferite per i profili sanzionatori” più leggeri.
Zero omicidi a connotazione mafiosa, grandissimo calo dei ‘reati spia’ e un quasi azzeramento degli incendi dolosi. “Ma il problema dell’infiltrazione mafiosa a Milano non è risolto”. Questo il quadro che la Coordinatrice della direzione distrettuale antimafia di Milano, Alessandra Dolci, ha presentato questo pomeriggio nel consiglio comunale di Milano. Un miglioramento netto, segnala Dolci, se si pensa “ai circa 100 omicidi l’anno degli anni ’80 a Milano”, agli oltre “462 reati spia solo nella provincia di Como nel 2015” e agli oltre “50 incendi dolosi del 2016”.