Un uomo di 63 anni è morto all’ospedale Fatebefratelli, dopo essere stato investito da un’auto mentre era in sella alla sua bicicletta in viale Tunisia a Milano. L’incidente è avvenuto ieri mattina e, secondo quanto ricostruito dagli agenti della polizia locale intervenuti sul posto, la vittima proveniva da piazza della Repubblica e pedalava sulla pista ciclabile verso corso Buenos Aires. Pare che il ciclista avesse la precedenza sull’auto, ma non si esclude che lo schianto possa essere stato causato da una manovra improvvisa, forse a causa di un malore. La dinamica è al vaglio di inquirenti e investigatori.
Il pm di turno Giovanni Tarzia ha aperto un fascicolo per omicidio stradale e ha disposto l’autopsia sul corpo dell’uomo.
Una trentina di manifestanti si sono riuniti in Viale Tunisia 41, a Milano, per protestare contro le morti in strada. Questa mattina, infatti, un uomo di 63 anni e’ morto dopo lo scontro con un auto proprio sul luogo dove si sta svolgendo la mobilitazione. Sembra che l’automobilista stesse procedendo da via Franchetti verso Viale Tunisia, mentre l’uomo in bicicletta stava percorrendo la ciclabile in direzione Corso Buenos Aires. Lo scontro e’ avvenuto nell’incrocio. Presente alla manifestazione anche Marco Mazzei, presidente della sottocommissione Mobilita’ Attiva del comune di Milano, il quale ha spiegato ai giornalisti che “dobbiamo imparare che questo e’ un tipo di strada che nella Milano di domani non ci dovra’ piu’ essere per le caratteristiche che ha, per quanto e’ inutilmente larga, per la velocita’ che induce nelle automobili e credo questa sia la direzione sula quale lavorare”. Le prime realizzazioni pratiche del piano, ha continuato Mazzei “le vedremo tra settembre-ottobre legate alle scuole”.
Poi “sicuramente c’e’ da riprendere in mano il tema della classifica dei luoghi piu’ pericolosi, spero di ritrovare il luogo in cui siamo nell’elenco dei per intervenire in modo prioritario”, ha chiosato.