A Milano nel 2023 sono aumentate le richieste di aiuto e intervento registrate (59.354, +24 per cento rispetto al 2022) contro la poverta’: non emergono nuove criticita’ acute, ma quelle rilevate negli anni precedenti non appaiono in ritirata, anzi in molti casi paiono diventare strutturali. Per esempio si consolida la significativa presenza degli occupati che si rivolgono a Caritas: a denunciare infatti problemi di reddito sono ben l’80,9 per cento (erano il 77,5 per cento nel 2022).
Lo rivela il Rapporto sulle poverta’ nella diocesi ambrosiana presentato oggi nella sede della Caritas di Milano sottolineando che a chiedere aiuto sono soprattutto donne (anche se gli umonini sono in crescita) e immigrati. A rischio le famiglie con figli minori, anche quelle non numerose. Il documento, prodotto dall’Osservatorio delle poverta’ e delle risorse della Caritas diocesana, restituisce una fotografia di persone che, almeno in parte sfuggono alla statistica, o quantomeno alla conoscenza pubblica, perche’ diverse persone in difficolta’ che si rivolgono a Caritas non entrano nei radar dei servizi sociali o sanitari istituzionali.
I beneficiari dell’ascolto e dell’aiuto garantiti da Caritas nel 2023 sono aumentati, perche’ aumentato e’ il numero dei centri d’ascolto che partecipano alla rilevazione (168, invece dei 137 del 2022, ovvero +22,6 per cento, cui si aggiungono i tre servizi diocesani Sam, Sai e Siloe).
Nel dettaglio, coloro che nel 2023 si sono rivolti alla rete Caritas sono stati soprattutto donne (quasi 6 su 10, ma gli uomini erano il 38 per cento nel 2022 e sono diventati il 40,4 per cento), immigrati (63,9 per cento, contro il 60,9 per cento del 2022: ci si riavvicina al rapporto con gli italiani che era “classico” negli anni prepandemici, 7:3), disoccupati (categoria che non e’ pero’ piu’ maggioritaria in termini assoluti, essendo in costante flessione ed essendosi attestata al 49,1 per cento, mentre si consolida la significativa presenza degli occupati che si rivolgono a Caritas, i quali sono ormai il 23,9 per cento del totale).
Quest’ultimo dato introduce una tra le tendenze piu’ chiare colte dal Rapporto 2023: la conferma della rilevanza del fenomeno del “lavoro povero”. Ai centri d’ascolto e ai servizi Caritas continuano a crescere le richieste di aiuto dettate da insufficienza di reddito, mentre si riducono i casi con problemi di lavoro.
Se l’incidenza percentuale dei working poor appare stabilizzarsi, l’evidenza e’ che in media si tratti di soggetti sempre piu’ intensamente poveri, cioe’ sempre piu’ lontani dalla disponibilita’ di risorse economiche sufficienti a garantire una dignitosa qualita’ di vita.