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Milano: accolti nelle famiglie il 90% degli ucraini

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MILANO  L’accoglienza dei profughi ucraini nel Comune di Milano “è andata bene, soprattutto grazie all’accoglienza spontanea diffusa.

Il sistema ha retto perché il 90% delle persone arrivate sono state accolte non nelle strutture istituzionali ma attraverso la rete di famiglie. Questo ci ha dato davvero una grossa mano, anche se i numeri assoluti sono stati alti anche per quello che riguarda la nostra accoglienza”. Così l’assessore al Welfare del comune di Milano Lamberto Bertolé, a margine della presentazione del ‘Dossier statistico sull’immigrazione’, elaborato dal Centro studi e ricerche Idos in collaborazione con il Centro studi Confronti e l’Istituto di studi politici ‘San Pio V’, questa mattina a Milano. Commentando il dossier, Bertolé sottolinea l’importanza di “avere dati e informazioni aggiornati, perché spesso si parla dell’immigrazione con un livello di ideologia, approssimazione e strumentalità molto alti. Invece noi abbiamo il dovere di approfondire, perché i fenomeni sociali di lunga durata vanno affrontati in modo pragmatico ed efficace”. Sul lato delle politiche di accoglienza, secondo Bertolé “dobbiamo fare in modo che i processi di integrazione nella nostra città siano i più razionali e lineari possibili, e dobbiamo fare in modo che le persone che scelgono di vivere nella nostra città abbiano tutte le occasioni e gli strumenti per integrarsi e inserirsi”. 

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