Milano, a presidente API foglio di via per frasi Pro-Hamas in corteo

Dopo le polemiche dei giorni scorsi

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Il presidente dell’associazione Palestinesi in Italia (API), Mohammad Hannoun, ha ricevuto un ordine di allontanamento da Milano e il divieto di farvi ritorno per un anno, a causa delle frasi pro-Hamas e di istigazione a delinquere pronunciate durante un corteo in città lo scorso 18 ottobre. Il provvedimento è stato firmato dal Questore di Milano, Bruno Megale.

Tra le dichiarazioni ritenute più gravi, e per le quali la Digos ha sporto denuncia alla Procura locale, spicca la frase: “Chi uccide va ucciso”. Tali esternazioni sono state considerate di carattere istigatorio.

La decisione del Questore tiene conto del fatto che non si tratta della prima volta che Mohammad Hannoun riceve un provvedimento di questo tipo: il presidente di API era già stato destinatario di un foglio di via da Milano per sei mesi, emesso il 29 novembre 2024.

La vicenda aveva già assunto rilievo nazionale. Giovedì scorso, il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, aveva risposto a un question time al Senato proprio in merito alle dichiarazioni di Hannoun, definendole “di carattere ‘istigatorio'”. Il Ministro aveva assicurato che il leader di API era “attentamente monitorato dalle autorità competenti le quali non mancheranno di adottare nei suoi confronti le misure di rigore previste dalla legge, laddove ne sussistano i presupposti applicativi”.

In particolare, Piantedosi aveva sottolineato che Hannoun “abbia preso la parola per esprimere dichiarazioni a carattere ‘istigatorio’, sostanzialmente approvando i sanguinosi abusi commessi da miliziani di Hamas nei confronti di altri cittadini palestinesi ritenuti ‘collaborazionisti’ dell’esercito israeliano”. A seguito di queste esternazioni, la Questura di Milano aveva già depositato presso la Procura una comunicazione di notizia di reato per il reato di istigazione a delinquere. Con il nuovo foglio di via, è stata dunque data attuazione alle “misure di rigore” preannunciate dal Ministro.

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