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Milano, 9 arresti nel campo nomadi di via Bonfadini per spaccio e furto

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MILANO Questa mattina la Polizia Locale di Milano ha eseguito 9 ordinanze di applicazione di misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati nel campo nomadi di via Bonfadini con accuse a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al furto, ricettazione e spaccio di droga. Sono in corso in questi minuti le procedure per l’identificazione.

Si tratta di un’area ben nota alle forze dell’ordine ma soprattutto alle cronache: via Bonfadini è stato per anni al centro della ‘nera’, con raid, blit e processi di vario genere che si trascinano da anni.

Inizialmente pensata come “un’area di sosta attrezzata per roulotte”, in pochi anni si è trasformata in una zona di degrado e illegalità con “le famiglie che si sono allacciate alla rete fognaria, al gas e all’elettricità e ora la maggior parte delle costruzioni abusive sono state condonate”, raccontava tempo fa un’inviata del tg satirico Striscia la Notizia, che dopo aver notato un vero e proprio cimitero di automobili riesce ad accedere al campo: “Ci sono macchine bruciate e fatte a pezzi dappertutto, con pericolose esalazioni a pochi metri dal mercato di frutta e verdura più grande d’Italia”. Rajae riesce anche a recuperare il numero di targa di una vettura in fiamme, che da un controllo risulta rubata, ma quando chiede spiegazioni ai residenti la risposta è omertosa: “Noi non vediamo, non sentiamo e non parliamo”.

Il campo, sorto nei primi anni 80, è stato chiuso nel maggio del 2021, con blitz della polizia locale e tanto di ruspe tra le baracche. Anche se chiuso non lo è davvero. Doveroso lo sgombero per motivi igienici e per il maxi giro illegale di rottami e rifiuti gestito da una delle famiglie storiche della comunità.

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