Summit del Magentino Abbiatense: la Prefettura attende una risposta entro oggi
ROBECCO – Si è svolto nel municipio di Robecco, venerdì sera, l’incontro tra sindaci ed assessori dell’Abbiatense Magentino sul tema spinoso dell’accoglienza dei migranti nei nostri Comuni.
Ticino Notizie aveva già pubblicato in esclusiva il protocollo inviato dalla Prefettura a tutti i Comuni. Ebbene, da quanto ci risulta pare che solo i Comuni di Marcallo e Cisliano abbiano detto NO all’ipotesi di accogliere i migranti secondo il modello (ritenuto dalla Prefettura sostenibile e premiante) di prevedere percorsi di integrazione e non lasciare allo sbando i richiedenti asilo. Boffalora, Vittuone e Santo Stefano (pur assenti), avendo sindaco o vicesindaco della Lega, paiono ovviamente intenzionate anche loro a rifiutare la bozza inviata dal Prefetto.
Tutti gli altri Comuni (con qualche riserva espressa da Vermezzo e Casorezzo, ma non erano presenti tutti) pare abbiano sostanzialmente manifestato la disponibilità ad accogliere, disponibilità che andrà formalizzata entro la giornata di oggi. Il protocollo (che ripubblichiamo sotto) ha infatti validità fino al 31 dicembre, ma se attivato produrrà gli arrivi già nei prossimi mesi.
Cosa accadrà adesso? Molte, le variabili. Leggendo il documento, la Prefettura potrebbe ricorrere all’utilizzo anche di strutture private (quindi senza il necessario assenso degli enti locali).
BOZZA DELL’ACCORDO
IN ACCORDO TRA la Prefettura di Milano, la Città Metropolitana di Milano e i Comuni della Zona Omogenea
si conviene e stipula quanto segue:
I Comuni della Zona Omogenea si impegnano:
ad accogliere gradualmente sul proprio territorio, entro il 31/12/2017, un numero di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, secondo una ripartizione di posti computata proporzionalmente alla popolazione ivi residente all’1/1/2016 risultante dall’Istat, in conformità al Piano nazionale di ripartizione Anci/Ministero dell’Interno, in base alla quota di 6 posti (in numero fisso) per i Comuni fino a 2.000 abitanti e una quota (n:1000) calcolata in base alle quote di accesso al Fondo Nazionale Politiche Sociali per i Comuni con oltre 2.000 abitanti;
a reperire unità abitative di soggetti pubblici e/ o privati necessarie alla copertura dei posti in funzione dei criteri di ripartizione stabiliti dal presente protocollo, acquisendo la relativa dichiarazione da parte dei soggetti proprietari di disponibilità del bene, mediante stipula – da parte del soggetto che sarà individuato quale aggiudicatario di gara – di idoneo contratto di locazione;
a comunicare immediatamente gli esiti delle attività di individuazione delle unità abitative insistenti sul proprio territorio alla Prefettura ai fini della successiva selezione, mediante procedura di evidenza pubblica, da espletarsi a cura della Prefettura medesima (o Città Metropolitana), di operatori economici idonei alla gestione del servizio di accoglienza in argomento, dandone adeguata pubblicità nelle forme consuete;
a fornire agli operatori economici interessati a partecipare alla procedura selettiva anzidetta ogni utile supporto informativo circa le unità immobiliari individuate sul proprio territorio per le finalità dell’accoglienza e dichiarazione di assenso alla destinazione medesima ;
a formalizzare l’istituzione di un Tavolo di coordinamento per il progetto di accoglienza diffusa. Tutti gli Enti sottoscrittori si impegnano a partecipare attivamente con un referente per governare razionalmente il sistema dell’accoglienza coordinando l’azione con tutti i livelli istituzionali preposti, al fine di garantire il rispetto degli standard di qualità previsti dalle vigenti leggi in materia di accoglienza ed un impatto sociale sostenibile per il territorio;
ad attivare una struttura tecnica di supporto al Tavolo di coordinamento (referenti tutti i Comuni sottoscrittori, con il coordinamento del Comune di ______________, a scelta dei sottoscrittori) in grado di supportare il Tavolo nelle seguenti funzioni: a) segreteria e gestione della comunicazione interna ed esterna; b) promozione di percorsi informativi e di accompagnamento sul medesimo tema rivolti alla cittadinanza; c) coordinamento e promozione di attività e iniziative culturali finalizzate a favorire momenti di incontro e scambio con i richiedenti protezione internazionale ed attività formative e informative sui temi dell’accoglienza e dell’inter-cultura;
a collaborare con la rete di associazioni e imprese del terzo settore che risulteranno aggiudicatarie ad esito di procedura di gara del servizio di accoglienza al fine di sostenere operativamente il sistema di accoglienza diffusa, supportando le attività dallo stesso realizzate congiuntamente ai soggetti gestori e ai Comuni aderenti al presente protocollo;
a mobilitare la rete di volontari e di cittadini al fine di facilitare i percorsi di autonomia anche lavorativa e di inserimento nel tessuto sociale dei richiedenti asilo, nonché a promuovere attività e iniziative culturali finalizzate a favorire momenti di incontro e di scambio con i richiedenti protezione internazionale;
Articolo 2
La Prefettura o, alternativamente, la Città Metropolitana si impegna a:
svolgere il ruolo di stazione appaltante per i servizi di accoglienza dei cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale sulla base delle disponibilità individuate dai Sindaci e a stipulare le convenzioni con i soggetti gestori individuati con procedure di evidenza pubblica
Il presente protocollo ha durata dalla data della sua sottoscrizione fino al 31/12/2017.