Sono lontanissimi i tempi di Ezio Greggio quando il calcio a Corbetta voleva dire sognare il grande salto di categoria e da queste parti per le amichevoli passavano le big del campionato di serie A. Ma sono lontani anche i tempi solo di qualche stagione addietro quando la squadra di Renzo Bassetto aveva un presente ed un futuro ‘abbastanza’ tranquillo e consolidato.
Purtroppo la comunicazione del presidente della squadra corbettese di qualche settimana addietro è stata chiarissima: il Corbetta Calcio l’anno prossimo non potrà iscriversi al campionato di prima categoria.
In quella lettera ai tifosi Bassetto era stato lapidario: “Situazione drammatica, mancano le strutture sportive per poter andare avanti, così come per poter impostare un progetto serio a livello sportivo”.
Detto che Bassetto non ha mai preso in considerazione la possibilità di far ‘migrare’ altrove il Corbetta Calcio – cosa che in effetti non avrebbe avuto molto senso – ecco l’amarissima chiosa finale.
Che però non pregiudica il patrimonio di valori, ideali, come fratellanza, identità, senso di appartenenza che sono tipici de mondo ultrà.
Un sentimento che i ragazzi dei Viking hanno voluto esplicitare in modo chiaro in questa nota stampa che abbiamo ripreso. “Noi ci saremo, noi non molleremo”. Perché essere Ultras per loro è uno stile di vita che va oltre i 90 minuti di una partita. Posto che a tutti mancherà tantissimo non poter seguire il Corbetta. Una ferita aperta a livello sportivo e indubbiamente un qualcosa che la città di Corbetta e i suoi cittadini francamente non meritano.