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Meridiane a Magenta e dintorni, la passione di Vincenzo Vaiana: “Hanno un fascino che riporta al passato”

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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A Magenta e frazioni ci sono ben 13 orologi solari, più comunemente conosciuti come meridiane. Due sono antiche. Una è situata sul Santuario di Santa Maria Assunta e una in via Santa Crescenzia. Ce ne sono altrettante a Robecco sul Naviglio, altre a Corbetta, Albairate e in altri paesi. Ne parliamo con un vero esperto di meridiane: Vincenzo Vaiana di Magenta.

MAGENTA – “La mia passione è nata a Castellazzo dè Barzi – ricorda – nella villa antica, dove vi soggiornò Alessandro Manzoni, del 1400 poi ristrutturata nel 1650 con due meridiane. Le trovai completamente distrutte. All’epoca non c’era internet. Mi misi sotto a telefonare e trovai un astronomo che mi diede delle dritte e le feci funzionare”. Passeggiando per le vie di Magenta, con lo sguardo all’insù, si possono notare le meridiane su alcune pareti. Silenziosamente segnano le ore e indicano le stagioni con un fascino particolare che riporta col pensiero al passato. L’orologio solare è lo specchio del cosmo in un connubio tra scienza, arte, matematica e poesia. Durante il lockdown del 2020 Vaiana ha realizzato una meridiana sulla parete interna della propria abitazione.

“Si tratta di una meridiana particolare – spiega – perché non ha lo gnomone cioè l’asta di ferro, ma ha il cavo d’acciaio che è la lancetta dell’orologio (l’ombra del cavo). C’è anche il pallino situato sul cavo che attraverserà la curva in basso fino al 21 giugno, poi con il sole che si abbassa il pallino si alza e attraverserà l’equinozio d’autunno che sarà il 23 settembre. E così via verso il giorno più corto dell’anno, il 21 dicembre, ovvero il solstizio d’inverno”. Una passione che perdura da 27 anni e che lo ha portato a realizzare meridiane di tutti i tipi. Tante meridiane che forse molti non conoscono.

“Spesso vengo invitato nelle scuole – conclude – dove spiego ai ragazzi cosa sono le meridiane e come si leggono. Quando ho tenuto una lezione alle scuole Nord di Magenta c’erano 250 alunni. Ho fatto una mostra al museo del legno di Corbetta e da lì sono passati 650 alunni. Una bella soddisfazione con gli studenti che sono rimasti colpiti dalle meridiane”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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