ALTO MILANESE – “I medici di base disponibili ad accettare nuovi pazienti devono essere tutti inseriti sul portale della Regione ed essere visibili nelle pagine web di ogni Ats e l’iter di scelta e revoca deve poter avvenire anche nelle farmacie. Questa è la mia proposta per una nuova sanità lombarda che si potrà cambiare e migliorare solo quando a governare saremo noi”, lo dice Carlo Borghetti, consigliere regionale del Pd uscente e ricandidato, in questa ultima legislatura anche vicepresidente d’Aula, dopo l’ennesima segnalazione di disservizio sul tema del cambio di medico di base.
“Mi viene raccontato che a Cerro Maggiore è andato in pensione un altro medico e nessuna comunicazione è arrivata agli assistiti. Sembra che ora il più vicino sia a Nerviano, che ovviamente è impossibile da raggiungere per una persona anziana o senza mezzi – prosegue Borghetti –. Ma soprattutto è complicato anche avere questa informazione basilare, cioè dove trovare un nuovo professionista. Intanto, per ora, non c’è obbligo di inserimento in liste pubbliche sui siti regionali e sanitari. Inoltre, per esperienza personale, posso dire che con le Giunte di centrodestra le modalità sono sempre online e complicate: solo per recarti allo sportello, o prenoti con lo Zerocoda, che però richiede sempre una certa dimestichezza con gli strumenti informatici, oppure mandi un email alla tua Asst, ma spesso non ti viene risposto in tempi certi”.
E’ EMERGENZA ANCHE A LEGNANO E RESCALDINA ….
Insomma, “il sistema messo in piedi dalla Lega e dai suoi presidenti è deleterio e soprattutto inadatto alle persone più fragili, ai nostri tanti anziani che sono impossibilitati a ricorrere alla tecnologia. Sarebbe molto meglio potersi recare in farmacia di persona e risolvere tutto lì. Da anni suggeriamo a Fontana e ai suoi assessori di stipulare delle convenzioni, ma non ci hanno mai ascoltato, neanche quando l’abbiamo proposto con precise mozioni in Aula. È giunta l’ora di cambiare. Ma tutto e nel profondo”, conclude Borghetti.