Importante operazione antidroga della Polizia di Stato di Novara, con sei misure cautelari che hanno stroncato una grossa attivita’ di spaccio nella provincia di Novara e con profitti rilevanti. In particolare, sono state eseguite tre custodie cautelari in carcere, due obblighi di dimora con presentazione alla polizia giudiziaria e un divieto di dimora nella Provincia di Novara.
Nel corso della stessa attivita’ di indagine erano gia’ stati eseguiti cinque arresti in flagranza di reato, con il sequestro di oltre 3 chili di cocaina. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile sono iniziate nell’agosto dell’anno scorso subito dopo un primo arresto in flagranza, avvenuto nel mese di giugno. In quella occasione erano emersi dei dettagli che avevano richiamato l’attenzione degli investigatori, che avevano capito che il soggetto tratto in arresto era inserito in una piu’ ampio contesto criminale. I sospetti, nel corso dell’indagine, sono diventati certezze portando alla luce una ramificata e consolidata attivita’ di spaccio, con una organizzazione piramidale, condotta con modalita’ professionali.
Dalle indagini e’ emerso che della rete di spaccio facevano parte alcuni soggetti che movimentavano ingenti quantita’ di cocaina, fino a due chilogrammi ogni mese. In particolare D.H. 50 anni, cittadino albanese, che era il capo del sodalizio criminale. Gli approvvigionamenti arrivavano tramite un altro albanese, N.I. di anni 43, residente in provincia di Novara. Alle dipendenze di D.H., poi, c’erano altri soggetti con compiti ben precisi. P.D. di anni 24 (cittadino albanese), H.R. di anni 27 (cittadino pakistano), R.A. di anni 47 (cittadino italiano), G.E. di anni 22 (cittadino albanese), erano i “cavallini” con il compito di consegnare le dosi di cocaina ai numerosissimi acquirenti residenti sia nel comune di Novara che in provincia. Gli stessi percepivano un vero e proprio stipendio mensile, circa 5000 euro al mese. Ogni mattina D.H. li incontrava provvedendo al loro rifornimento per le cessioni di cocaina della giornata. Gli incontri, registrati da alcune telecamere, avvenivano all’interno dei parcheggi di alcuni centri commerciali in citta’. Il prezzo delle singole dosi, del peso di 0,40 grammi, era di 40 euro. Ogni giorno il sodalizio criminale era in grado di portare a termine circa 150 cessioni con un guadagno giornaliero di circa 6.000 euro. (