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Mattia Nocciola, l’esploratore e fotografo subacqueo si racconta

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Per il mese di marzo io e Giuseppe Rescaldina, insieme allโ€™Accademia di Scienze Psicografologiche, avevamo organizzato una conferenza sulla fauna ittica del Ticino, invitando Mattia Nocciola, esploratore fluviale e fotografo subacqueo. Naturalmente sarร  nostra premura โ€“ appena le condizioni lo permetteranno – comunicare la nuova data della mostra.

Anticipiamo lโ€™evento con unโ€™intervista a Mattia, che di sรฉ racconta: ยซSono sempre stato attratto dallโ€™acqua e ho passato lโ€™infanzia a giocare nei fontanili e nelle rogge vicino a casa dei miei nonni. Crescendo mi sono appassionato alla pesca e grazie a una persona speciale ho imparato a pescare con esche artificiali il luccio e la trota marmorata: predatori apicali dellโ€™ecosistema fluviale. Era lโ€™unico modo che conoscevo per entrare in contatto con i pesci finchรฉ, preoccupato del numero crescente di catture di siluri nelle nostre zone, ho incominciato a perlustrare il fiume con maschera e pinne. Lo stupore di riuscire ad esplorare correntoni, buche, prismate, giri dโ€™acqua e raschi si รจ tramutato in entusiasmo che mi spinge a conoscere i segreti del fiume e a tentare di condividerli.ยป

Cosa hanno a che fare i pesci e il fiume con la cura dellโ€™anima?
Fiumi, montagne, boschi, mari sono tutti ambienti naturali che curano lโ€™anima perchรฉ sono belli: bisogna vivere per quanto possibile nella bellezza. Sono luoghi per certi versi ancestrali; in questi contesti รจ facile trovarsi in un luogo che ha subรฌto poche alterazioni ambientali da parte dellโ€™uomo, e magari alterazioni anche poco percepibili. Essere a contatto con questi ambienti aiuta a prendere consapevolezza del fatto che qui siamo solo ospiti, una macchia nella storia e del tempo, ridimensionando cosรฌ i nostri piccoli drammi quotidiani. Vedere unโ€™anguilla che nuota nel fiume, pensare che รจ arrivata qui da noi dopo che ha affrontato un viaggio di 6000 km attraverso lโ€™oceano atlantico, rimpicciolisce di molto le fatiche della mia vita.

Cosa ti dona la solitudine nel bosco?
La solitudine รจ una condizione che cerco per essere un ospite discreto: il bosco non รจ la mia casa, รจ la casa di tante specie animali e vegetali, che devono essere rispettate, per cui bisogna essere silenziosi e accorti. Ma per rispondere alla domanda, perchรฉ รจ vero che stare con se stessi in luoghi lontani dal fragore della civiltร  e delle sue distrazioni aiuta a conoscersi a fondo, ma รจ anche vero che questa condizione porta a pensare alle persone che abbiamo intorno e a capire il valore dei rapporti che ci siamo creati.

Raccontaci qualcosa della tua vita nei boschi.
Generalmente un bosco รจ come una cittร : alberi come palazzi, radure come piazze. Ma lโ€™uomo รจ un intruso poco tollerato dagli abitanti del bosco: se si cammina schiacciando foglie secche o spezzando legni difficilmente si avranno incontri. รˆ necessario essere discreti; mi piace arrivare con il buio nel luogo dove ho scelto di appostarmi, per poi nascondermi il piรน possibile con lโ€™ambiente utilizzando un tipo di abbigliamento che permette di confondersi e di sparire tra la vegetazione. Dopodichรฉ aspetto lโ€™alba, sperando di vedere – dalla posizione che ho scelto- qualche scena di vita, anche solo unโ€™animale che decide di passare di lรฌ. In questa condizione si passano molte ore nellโ€™immobilitร , qualche volta si รจ tentati di abbandonarsi al sonno, ma intanto si affinano tutti i sensi: ogni canto di uccello diventa interessante, ogni odore รจ piรน marcato.

Che cosa cโ€™รจ di cosรฌ affascinante nei pesci?
Nellโ€™immaginario collettivo i pesci, soprattutto quelli dโ€™acqua dolce, hanno una vita abbastanza sterile: come il povero pesciolino rosso nella triste piccola boccia, si pensa che i pesci passino la loro vita nellโ€™inconsapevolezza, alla costante ricerca di cibo. Niente di piรน sbagliato. I pesci sono animali che hanno unโ€™etologia molto interessante: ce ne sono di estremamente curiosi, come le carpe, ed altri che sono schivi, come il cavedano o la trota, altri ancora dimostrano aggressivitร  e difendono il territorio, come il luccio. Esiste un pesce, lo spinarello, che addirittura costruisce un nido tra le piante acquatiche come fanno gli uccelli. Alcuni vivono nel mare per poi riprodursi nel fiume, e spesso tornano nel posto esatto dove sono nati per poi morire poco dopo la riproduzione. Un senso dellโ€™orientamento pazzesco. Altre specie, al contrario, vivono in fiume e si riproduco poi in mare. Sono quindi animali che possono compiere lunghe migrazioni silenziose attraverso i fiumi, affrontando tantissime insidie e difficoltร . Oltretutto in Italia abbiamo tantissime specie di pesci che sono endemiche, ovvero esclusive del nostro territorio, che vanno protette e valorizzate; รจ affascinante pensare allโ€™unicitร  di queste specie: nel corso del tempo si sono evolute per essere funzionali al territorio. Un esempio su tutti: la Trota Marmorata, la grande trota che vive nei fiumi della pianura padana. Queste specie cosรฌ uniche e โ€œnostreโ€ dovrebbero avere valore come lo ha il nostro patrimonio storico e archeologico.

Mattia Nocciola, classe 1990, รจ fotografo subacqueo. Si dedica con passione allโ€™esplorazione degli ambienti fluviali, in particolar modo allโ€™osservazione sul campo della fauna ittica. Con la sua attivitร  cerca di sensibilizzare lโ€™opinione pubblica sulla conservazione di questi ambienti cosรฌ delicati e minacciati dalla pressione antropica. Ha realizzato una mostra fotografica dal titolo: โ€œTicino, vita sommersaโ€ per il Parco del Ticino. Tiene incontri e conferenze sulle tematiche del fiume. Potete seguirlo sulla pagina facebook โ€œRiver Explorationsโ€

 

Irene Bertoglio รจ scrittrice, grafologa, rieducatrice della scrittura e perito grafico-giudiziario. Per anni ha gestito una struttura nellโ€™ambito formativo ed educativo. Ha tenuto e tiene numerosi corsi di aggiornamento e innovativi progetti sperimentali nelle Scuole dellโ€™Infanzia, Primaria e Secondaria, soprattutto di prevenzione della disgrafia e di orientamento scolastico e professionale. รˆ autrice di diversi libri, tra cui, con lo psicoterapeuta Giuseppe Rescaldina: โ€œIl corsivo encefalogramma dellโ€™animaโ€ (Ed. โ€œLa Memoria del Mondoโ€). รˆ direttrice dellโ€™Accademia di Scienze Psicografologiche con sede nel centro di Magenta, che organizza corsi e incontri di psicologia, grafologia, calligrafia e non solo (www.psicografologia.wordpress.com).

 

Lโ€™autrice รจ contattabile allโ€™indirizzo:ย [email protected]

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