ROMA – MARCALLO “La legge prevede che la manovra sia presentata alle Camere il 20 settembre. Abbiamo votato per le elezioni il 25: va da sé che abbiamo fatto un miracolo. Ringrazio il governo, gli uffici della Ragioneria e del Mef per l’ottimo lavoro e per il miracolo fatto.
Come mai Pd e M5s quando erano al governo due anni fa non hanno rispettato il termine e hanno fatto un solo passaggio?”. Così il senatore della Lega Massimo Garavaglia, presidente della commissione Finanze, in discussione generale sulla manovra a Palazzo Madama ha replicato ad alcune critiche delle opposizioni. “Dite che c’è un presunto condono? Il carico di ruoli non riscossi è aumentato, fino a 1.100 miliardi nel 2021. Vuol dire che il sistema non funziona, non è questione di colore politico – ha detto -. Per semplificare, i crediti fiscali sono come il latte. Scadono, dopo una certa durata li butti via, il costo è maggiore del recupero. Il Comune di Roma non vorrebbe aderire al condono, perché con la cancellazione di multe vecchie perderebbe 242 milioni iscritti a bilancio. Mediamente recupera il 35%, ma sono multe vecchie, non recupererà il 35%, quindi quei 242 milioni sono scritti sul ghiaccio. Meglio ripulire il bilancio”. Secondo Garavaglia, il contribuente non paga le tasse per “tre motivi semplici: la stragrande maggioranza, che sono onesti, semplicemente si dimenticano; oppure non hanno liquidi, vanno aiutati, e la rottamazione va in questa direzione; oppure fanno i farabutti e vanno sanzionati”. Il leghista, in proposito, ha ricordato che in Lombardia fu varata “la domiciliazione del bollo auto con il 10% di sconto, ora aumentato al 15%, su un miliardo di introito, che si ripaga perché non bisogna rincorrere il contribuente”. Infine l’ex ministro del Turismo ha difeso la flat tax: “È una enorme semplificazione, fa incassare di più l’erario e sappiamo che tutti pagheranno tutto perché c’è la fatturazione elettronica. Così l’Agenzia delle entrate si potrà concentrare sulla vera evasione totale, sulle triangolazioni con l’estero”.