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Dall'archivio:

Massimo Galli, da Vanzaghello in diretta a Otto e Mezzo

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VANZAGHELLO – Chi ieri sera si fosse collegato su La7 tra le 20.40 e le 21.15, ossia durante Otto e Mezzo, la ‘strisicia’ di approfondimento di Lilli Gruber, avrà visto e sentito il professor Massimo Galli dell’ospedale Sacco di Milano.

Alle sue spalle c’era un gonfalone, ed era quello del Comune di Vanzaghello, dove ieri sera lo scienziato e virologo (tra i più celebri, ormai, sul piccolo schermo) ha tenuto una conferenza in cui ha presentato i dati sul monitoraggio Covid che lo staff dell’ospedale milanese ha svolto nel paese del sindaco Arconte Gatti.

Durante la conferenza di ieri, Galli ha rilevato come “a luglio il virus, qui a Vanzaghello, in sostanza non c’era più: su 161 tamponi, pari a circa il 2% della popolazione, abbiamo avuto zero positivi. Qui il virus è arrivato talmente poco, che avete preservato anche gli anziani.  Ora dobbiamo tutti  sperare di non avere a Vanzaghello un “Covid.2”, visto che, come dicono a Milano, la situazione comincia a farsi piuttosto dura”.

Sull’attuale situazione, Galli ha rilevato che “un po’ meno lassismo e più attenzione della gente in estate ci avrebbe aiutato molto: bisognava capire che non era finita e che, a differenza di quello che ha detto qualcuno, il virus non ha perso mordente ed è ancora minaccioso. Ora sappiamo gestirlo meglio della scorsa primavera, ma al di là delle balle che si sentono, la malattia ha solo un paio di farmaci per i casi gravi, zero per chi è a casa in quarantena. Insomma, dobbiamo stare attenti e tenere alta la guardia”.

Conclusa la conferenza stampa di presentazione dei dati, Galli ha quindi dialogato con gli ospiti della Gruber in diretta tv.

 

 

 

 

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