― pubblicità ―

Dall'archivio:

Mascherine Fippi, indaga la Procura. Regione Lombardia: ‘Tutto regolare’

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

 

MILANO –  Un’indagine e’ stata aperta dalla procura di Milano sulle mascherine prodotte dall’azienda Fippi di Rho. L’indagine prende le mosse da un esposto presentato dai Cobas il 9 aprile, lamentando che i dispositivi non erano assolutamente idonei all’utilizzo da parte dei sanitari. Assistiti dall’avvocato Vincenzo Barbarisi, i Cobas sono riusciti a portare in procura un esposto con ipotesi di danno erariale e truffa. A commissionare una partita di 900 mila pezzi al giorno all’azienda Rhodense era stata la Regione Lombardia. Le mascherine, infatti, realizzate con un tessuto inizialmente pensato per la realizzazione di pannolini (produzione primaria della fabbrica, che si e’ riconvertita) sono state stoccate negli ospedali, mentre medici e infermieri hanno rifiutato di utilizzarle. I pm di Milano, Mauro Clerici e Giordano Baggio hanno incaricato la guardia di finanza di procedere con le indagini.
 “Le mascherine ‘Fippi’ sono state, per diverso tempo, le uniche autorizzate dall’Istituto Superiore della Sanita’ (ISS) e sono state regolarmente acquistate dalla nostra ‘Centrale acquisti’ solo dopo l’autorizzazione dell’ISS e in carenza di altre mascherine disponibili”. Lo comunica in una nota la Regione Lombardia relativamente alla notizia secondo cui la Procura di Milano avrebbe aperto un’indagine contro ignoti sulle mascherine ‘Fippi’. 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi