Marcia per la Pace Perugia-Assisi: presenti anche studenti del liceo Quasimodo

“La fraternità è l’alternativa alla guerra. Noi la vogliamo immaginare, sognare, desiderare e costruire insieme a tutte le persone e le istituzioni che non vogliono cedere all’indifferenza e alla rassegnazione” afferma l’organizzazione.

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Un’edizione dai grandi numeri quella del 2025 della Marcia Perugia-Assisi per la Pace: 503 associazioni, 190 scuole e università, 250 Enti Locali. Domenica 12 ottobre alle ore 8:30 le strade di Perugia erano gremite di folla. “Più di 200mila persone hanno partecipato alla storica Marcia in direzione di Assisi. Un evento dal valore civico indiscutibile, a promozione del più grande buon proposito che l’umanità si sia mai affidata: la Pace”, sintetizza Leonardo Galimberti, classe 5B del liceo “Quasimodo” di Magenta, che insieme ad altri 56 studenti dei quattro indirizzi ha camminato per testimoniare concretamente il desiderio e l’auspicio condiviso. Una partecipazione proposta dalla professoressa Federica Franchi e ben accolta.

“Nonostante l’ideologia abbia ormai ceduto il passo all’apparenza (come testimoniato da pirotecniche sfilate di carri con tanto di DJ set) è chiaro che si tratti di una manifestazione di portata storica, considerato l’attuale clima geopolitico”, afferma ancora Leonardo, portavoce dei ragazzi magentini, attenti al fatto che Ucraina e Gaza sono solo la punta mediatica di un iceberg composto da decine di conflitti, intestini e internazionali, sparsi per il mondo (basti pensare alle numerose tensioni in Africa) di cui davvero poco si parla.

Circa 6/8 ore di camminata per percorrere 24 km con striscioni, bandiere e strumenti musicali la 64^ edizione. Una lunga storia di pace, di impegno per la pace e i diritti umani. Una storia fatta di centinaia di migliaia di donne e uomini di tante generazioni e di ogni età. “La fatica è tanta e c’è chi sceglie di percorrere segmenti di cammino tramite mezzi meno logoranti ma, nonostante ciò, e nonostante l’abbandono anticipato della spedizione da parte di alcuni gruppi (il mio si è fermato ai piedi della rocca), l’idea fondamentale di un egoriferito “io c’ero” rimane il focus sotteso alla maschera dell’idea un po’ Gaberiana di Libertà come partecipazione”, conclude Leonardo, pronto come i compagni a rimettersi al lavoro in vista della maturità.

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