Un atto di straordinario coraggio e prontezza di spirito ha portato all’arresto di un aggressore e al salvataggio di una ragazza di 16 anni a Ostiglia, in provincia di Mantova. L’intervento è stato compiuto da un maresciallo dei Carabinieri fuori servizio, la cui lucidità e determinazione sono risultate decisive per interrompere una violenza sessuale e assicurare l’uomo alla giustizia.
Il fatto è accaduto mentre il militare, libero dal servizio e intento a svolgere commissioni personali come fare la spesa, si trovava nelle vicinanze del luogo dell’aggressione. La sua attenzione è stata immediatamente catturata dalle grida disperate di aiuto di una giovane. Senza esitazione e agendo d’istinto, il maresciallo si è precipitato verso la fonte delle urla.
La scena si svolgeva nei pressi del parco Fossa, un’area solitamente frequentata. Una 16enne era stata avvicinata da un uomo e, secondo quanto poi emerso dalla sua testimonianza, era oggetto di una brutale aggressione. L’individuo, un 23enne, l’avrebbe palpeggiata con insistenza in maniera volgare sul fondoschiena, per poi passare alle percosse nel tentativo di sopraffarla.
La ragazza, dimostrando un grande coraggio, ha tentato di opporre una strenua resistenza, ingaggiando una colluttazione con l’aggressore. In un momento concitato, la giovane è riuscita a divincolarsi dalla presa violenta dell’uomo e a fuggire. È in questi istanti concitati che il maresciallo è arrivato sul posto, bloccando il 23enne prima che potesse darsi alla fuga. Durante la concitazione, la vittima aveva subito anche lo strappo di una collanina d’oro dal collo, un dettaglio che aggiunge l’elemento del tentativo di rapina o sottrazione.
L’arresto e le prove
La testimonianza della 16enne, raccolta immediatamente dopo l’intervento, è stata poi corroborata da elementi oggettivi. Le indagini hanno subito verificato la dinamica grazie alla visione delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona, che hanno confermato l’avvicinamento, l’aggressione e la successiva cattura dell’uomo.
Il 23enne fermato, identificato come un cittadino di nazionalità pachistana, è stato prontamente tratto in arresto. Le accuse a suo carico sono gravi: violenza sessuale e lesioni aggravate, in un’ipotesi accusatoria che riconosce la gravità del gesto.
Dopo l’espletamento delle formalità di rito presso la locale stazione dei Carabinieri, l’arrestato è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Mantova, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per il prosieguo dell’iter legale. L’azione fulminea del maresciallo ha non solo salvato la giovane da un possibile esito ben più drammatico, ma ha anche dimostrato l’importanza del senso civico e della dedizione al dovere che va oltre l’orario di servizio.



















