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Il difficile riposo delle mamme italiane: oltre il 50% di loro non si separa dai propri bimbi nemmeno di notte

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In occasione della Festa della Mamma, Emma – The Sleep Company ha analizzato il complicato legame tra il sonno e l’essere madri.

MILANO – Che si tratti di una neomamma alle prime armi o di una mamma esperta con più figli, è risaputo che il riposo per ognuna di loro è un tema sentito e sensibile. Emma – The Sleep Company ha deciso di esplorare il complicato rapporto tra sonno e genitorialità in occasione della Festa della Mamma, offrendo alcuni interessanti insights e tips per regalare a tutte le mamme un po’ di meritato riposo durante la loro giornata speciale. ”Approfittane e dormi finché puoi”, ”vedrai quanto ti mancherà dormire” sono le solite espressioni che spesso le mamme si sentono ripetere durante la gravidanza.

Il sonno però è un fattore molto personale che può essere influenzato da diversi elementi che vanno oltre il difficile ruolo e lavoro di mamma. Emma – The Sleep Company, azienda leader nei sistemi di riposo, ha deciso di approfondire il tema indagando la qualità e abitudini del sonno delle mamme italiane.
Il complicato distacco notturno Si tratta di un tema molto dibattuto tra i genitori; ma come se la cavano le mamme italiane sulla questione ”lettone”? La ricerca ha evidenziato diverse scuole di pensiero e abitudini per quanto riguarda la condivisione della camera da letto con i propri bimbi. Oltre il 50% delle mamme tra i 30 e i 39 anni preferisce avere il proprio piccolo vicino. Abitudine consolidata anche tra le giovani mamme (18-29 anni) che condividono la propria camera per la grande maggioranza delle notti (35,5%) e tendono a fare più fatica a lasciare il bimbo nella propria cameretta.

In controtendenza rispetto alle mamme over 40 che affermano di abituare il piccolo a dormire da solo fin dalla culla, lasciando ai genitori i propri spazi (22%). Il sonno delle neo-mamme Secondo il sondaggio condotto dal brand, la maggioranza dei genitori di neonati non raggiungono le canoniche 8 ore di riposo, visto che un bambino durante i primi mesi di vita richiede una attenzione costante, senza distinzione tra notte e giorno. La ricerca ha, inoltre, evidenziato come la maggior parte delle mamme (65,7%) con figli tra 0 e 2 anni riesca a dormire in media tra le 5 e le 7 ore a notte in diversi intervalli, seguendo il ciclo naturale del sonno del proprio bebè.
Più i figli crescono più la qualità del sonno migliora
Dopo i primi impegnativi mesi e anni dei propri bimbi, ogni madre aspetta il magico momento in cui il biberon e le poppate notturne diventano solo un ricordo, sognando finalmente di poter recuperare la stanchezza e le ore di sonno accumulate negli anni. La ricerca ha messo in luce che, con il crescere dei figli, le mamme riescono finalmente a riprendere il proprio abituale ciclo del sonno, riuscendo a dormire più ore senza interruzioni.
Già a partire dai 3/5 anni l’80,8% delle mamme italiane riesce a concedersi dalle 5 alle 7 ore di sonno. A dormire dalle 8 alle 10 ore però, anche in questo caso, sono sempre un numero inferiore (2,9%), che principalmente si rivelano lavoratrici e con più figli.
I consigli di Emma Anche se ogni mamma ha necessità, abitudini e routine differenti, esistono diversi rituali che vengono usati per agevolare il sonno: alcune bevono una tisana o camomilla (39,8%), altre preferiscono vedere un film o una serie tv (40,6%), una gran parte di loro legge un libro (35,8%), fa meditazione (9,8%) o ascolta playlist rilassanti (13,2%).
A questo proposito Emma – The Sleep Company, con la sua Sleep Expert Theresa Schnorbach, offre preziosi consigli e alcuni suggerimenti che possano giovare alle notti insonni o disturbate delle mamme italiane: Allenare corpo e mente – Mantenersi in forma può aiutare a superare la stanchezza e migliorare la qualità del proprio sonno. Infatti, l’esercizio fisico, oltre ad essere importante per la salute mentale, stimola il corpo a rilasciare l’ormone cortisolo.

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