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Dall'archivio:

Magentino, sequestrata villa da 700mila euro a moglie di poliziotto per i ‘permessi facili’

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La moglie di uno degli agenti arrestati ieri si trova dalle parti di Magenta

 

MAGENTINO – Spunta anche il Magentino nell’inchiesta che ieri, martedì, ha portato all’arresto  di sei poliziotti con l’accusa di corruzione: quattro sono dell’ufficio immigrazione, due di commissariati locali (Porta Genova e Lorenteggio). Secondo l’accusa avevano messo in piedi un’organizzazione che forniva, in cambio di quattrini, permessi di soggiorno a stranieri che non ne avrebbero avuto i titoli. Il ‘prezzo’ delle pratiche andava dai 500 ai 5000 euro. I casi scoperti dai colleghi della squadra mobile “sono sicuramente superiori al centinaio”.

Quattro agenti sono in carcere, per due, invece, sono stati disposti i domiciliari, perché estranei all’associazione a delinquere. C’è anche un settimo poliziotto coinvolto nell’indagine, per lui è stata decisa la sospensione di un anno dal lavoro.

Dell’organizzazione facevano parte anche tre cittadini stranieri che facevano da intermediari, due ristoratori cinesi (anche loro in carcere) e un arabo che la polizia sta ancora cercando. Il loro ruolo era quello di procacciare i clienti. L’indagine è partita nel 2013, hanno riferito le cronache.

Nel corso dell’inchiesta è stata  persino sequestrata in via preventiva anche una villa del ‘700 nel Magentino, del valore di 690mila euro. Si tratta, sempre secondo quanto emerso dalle cronache, di un immobile di pregio intestato alla moglie di uno dei poliziotti.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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