MAGENTA/MILANO – La notizia è dello scorso luglio, ma è stata resa nota via social solo in queste ore. Grazie, infatti, all’azione difensiva del team della Mainini & Associati l’Amministratore della STF di Magenta Giuseppe Trifone, nella causa promossa dalla BPM, ha evitato la condanna per risarcimento danni di 45 milioni di euro. La sentenza, come dicevamo, risale ad inizio estate, quando, la sezione speciale in materia d’impresa del Tribunale del capoluogo lombardo, con sentenza n. 6749/2019 pubblicata l’8 luglio 2019, ha confermato la tesi presentata dallo studio Mainini & Associati.
L’Istituto di credito chiedeva la condanna dell’organo amministrativo ai sensi, tra gli altri, degli artt. 2393 C.c.(azione sociale di responsabilità) e 2395 C.c. (Azione individuale del socio e del terzo ) ritenendo configurabili profili di responsabilità tali da fondare una richiesta di risarcimento danni per un importo di 45 milioni di euro. Per lo studio hanno agito Andrea Filippo Mainini e Paola Cavallero. Il Collegio giudicante ha accolto le richieste della tesi difensiva ove si contestava, in via preliminare, la carenza di legittimazione attiva in capo all’Istituto dell’azione di responsabilità ai sensi dell’art. 2393 C.c. nonché, nel merito, la carenza probatoria in relazione alla fattispecie ex art. 2395 C.c.
Dunque, un risultato prestigioso a livello professionale per lo studio legale in una vicenda certamente non felice per Magenta e il suo territorio, che come noto, è conseguente al fallimento della storica azienda che ,sotto la guida di Franco Trifone, ha raggiunto il suo massimo splendore e sviluppo industriale.