Il Consiglio comunale di Magenta, nella seduta di martedì sera, ha approvato l’istituzione e il regolamento dell’imposta di soggiorno. Si tratta di una misura che, come spiegato dall’Assessore alla Programmazione Economica e Finanziaria Stefania Bonfiglio, nasce con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente l’attrattività di Magenta e sostenere le attività di promozione e manutenzione del patrimonio culturale e ambientale della città.
“Magenta è una città con grandi potenzialità e un tessuto ricettivo attivo – dichiara l’Assessore Bonfiglio. “Sul nostro territorio sono presenti 39 strutture ricettive e un hotel: si tratta di realtà che lavorano a pieno ritmo e che testimoniano l’attrattività della nostra città. Abbiamo tante leve su cui puntare: la Villa Naj Oleari, Casa Giacobbe, il Parco del Ticino, la nostra storia legata alla Battaglia e al colore magenta. L’imposta sarà uno strumento per valorizzare tutto questo. L’Amministrazione comunale ha avviato un proficuo percorso di confronto con le associazioni di categoria e gli operatori del settore, tra cui Federalberghi, Confcommercio, Assolombarda e Confesercenti, accogliendo osservazioni e suggerimenti per costruire un regolamento condiviso e calibrato sulle specificità del territorio”.
L’imposta di soggiorno non graverà sui cittadini magentini: sarà infatti applicata esclusivamente ai turisti e a chi usufruirà delle strutture ricettive della città. I residenti, così come i minori di 12 anni, i disabili, i malati e i loro accompagnatori, le forze dell’ordine, le guide turistiche, il personale volontario (come la Protezione Civile in caso di emergenze), chi alloggia per provvedimenti dell’autorità e i lavoratori delle stesse strutture ricettive, saranno esentati.
“È importante sottolineare – prosegue Bonfiglio – che questa imposta non grava sui cittadini di Magenta, ma è un contributo chiesto a chi soggiorna nella nostra Città e utilizza quindi i nostri servizi, al fine di migliorare e sostenere il comparto turistico e tutto ciò che ci ruota attorno, come il nostro patrimonio culturale e ambientale. L’imposta, che ribadiamo non è una tassa sul turismo, sarà uno strumento per valorizzare tutto questo. Inoltre, abbiamo previsto nel regolamento una rendicontazione annuale trasparente sull’utilizzo delle somme incassate, che sarà allegata al rendiconto generale dell’Ente.”
La definizione delle tariffe avverrà in un secondo momento, ma saranno comunque contenute.
“Abbiamo lavorato in stretta collaborazione con le strutture ricettive – aggiunge Bonfiglio –. Il confronto è stato costante e costruttivo, e gli operatori hanno compreso l’importanza di questa misura, che rappresenta una grande opportunità per Magenta.”
In attesa della definizione delle tariffe, una prima stima indica che l’imposta di soggiorno potrà generare circa 50.000 euro annui da reinvestire nel settore turistico, dei servizi e nel miglioramento dell’offerta cittadina. I primi dati sull’andamento dei pernottamenti e sulle risorse effettivamente raccolte saranno disponibili intorno al mese di maggio.
“Vogliamo fare le cose con trasparenza e in sinergia con chi opera sul territorio. L’imposta di soggiorno sarà uno strumento utile e sostenibile per far crescere Magenta come città attrattiva e accogliente”.






















