MAGENTA – Nei diversi pezzi che abbiamo dedicato al rifacimento di via Garibaldi abbiamo (colpevolmente) dimenticato di trattare il tema dell’accessibilità di disabili e portatori di handicap.
Porfido o no (sarà utilizzato sui marciapiedi), asfalto o no (sarà usato per la strada in luogo del porfido), il tema è stato posto da un magentino sensibile per ragioni personali (e non solo) all’argomento: Massimo Mattia.
Massimo fa parte del tavolo Peba (nato appunto in Comune per discutere sull’abbattimento delle barriere architettoniche), e nel merito della nuova via Garibaldi ha rilevato che così come è stato prospettato (per ora), il mix marciapiede e porfido rappresenta un ostacolo.
Un’opzione per lui da considerare è quella messa in pratica da anni ad Amsterdam (sotto in foto), dove per agevolare i disabili non esiste dislivello fra strada e marcipiede.
Ovviamente, e come sempre, in Italia bisogna passare tra le forche caudine di Soprintendenza, enti di controllo ed anche ai rilievi della Polizia Locale.
Sta di fatto che, almeno per ora, la via Garibaldi che verrà NON sembra ideata a misura di portatore di handicap.
Siccome va ammesso che da quando è assessore non si sottrae di certo al dibattito, l’assessore ai Lavori Pubblici Laura Cattaneo ha detto la sua (e non solo su via Garibaldi).
“Facciamo un po’ di chiarezza, anche se poi dettaglierò il tutto in altre sedi : il tavolo Peba ( Abbattimento Barriere Architettoniche) è nato eccome, sta lavorando eccome, è costituito da politici, Associazioni( tutte invitate, pochissime intervenute), tecnici e persone con disabilità. Non è un Tavolo con Protocollo d’Intesa, è un Tavolo di volontari che dedicano il proprio tempo e impegno per cercare di approfondire questo argomento e iniziare a fare qualcosa di concreto. Il documento contenente tutti i disagi presenti a livello di città, è in evoluzione e viene seguito dai miei tecnici. Non è certo lavoro facile, ne’ rapido, ma noi lo stiamo seguendo con impegno. Non mi “ riempio la bocca” su fb o sui giornali con articoli pieni solo di parole, perché attendo di avere fatti da poter esporre al più presto. Sono decenni , che nessuno ha mai approfondito l’argomento,fa piacere che la soglia di attenzione si sia alzata da parte di alcuni cittadini, noi abbiamo iniziato e pensiamo di riuscire a fare buone cose, anche se poche. Chi in politica ci continua a criticare di non andare avanti su questo terreno, non ha mai avuto occasione sino ad ora di dimostrare il proprio impegno diretto, quindi non resta che aspettare i nostri risultati”.
Restiamo in attesa, insomma.