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Magenta, via all’ultimo dibattito elettorale tra Chiara Calati e Marco Invernizzi

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Tutto esaurito per l’ultimo appuntamento politico prima di domenica 25

MAGENTA – Nella sala consiliare di via Fornaroli è scattato l’ultimo dibattito tra Marco Invernizzi e Chiara Calati in vista del ballottaggio, organizzato da Libera Stampa l’Altomilanese.

Moderati da Ersilio Mattioni, i due candidati si sono confrontati a 72 ore dal voto di domenica 25 giugno.

Ha cominciato Chiara Calati, “non mi aspettavo i 16 punti di distacco, grande motivo di orgoglio, che ha dimostrato la forza della nostra campagna elettorale. So di essere un volto nuovo della politica, ma credo abbiamo dimostrato di essere vicini a Magenta”.

Marco Invernizzi ha esordito dicendo che “chi oggi amministra, lo fa in momenti molto difficili. Le risorse economiche sono scarse e le domande dei cittadini sono molte. Noi abbiamo dovuto mettere in sicurezza il bilancio facendo dei tagli, scegliendo tra le buche delle strade e i servizi alla persona. Abbiamo scelto una concretezza a lungo termine. Lavorando per risultati che non si vedono ancora, ma che ci sono già”.

Quanto agli assessori e ai dati dei partiti, Calati ha detto che “il governo si fa dopo aver vinto. Il dato dei partiti dimostra che il cdx si è unito su un programma pratico e di lungo termine.”

Sui risultati di Pd e lista civica, “ci saremmo potuti aspettare qualcosa in più, ma spesso le civiche non vanno oltre il 3%. Noi abbiamo lavorato con tutti, senza chiedere da che parte fossero o per chi votassero. Credo che il passo civico ci voglia, l’astensionismo così forte lo dimostra”.

Sulla potenziale affluenza di domenica, la Calati ha detto di “sentire una città molto attenta, il voto consente di scegliere il proprio futuro. L’assenteismo è stato alto, ma bisogna ugualmente stare in mezzo alle persone. Serve una politica maggiormente in sintonia col sentimento popolare”.

Per Invernizzi “onestamente non m’aspettavo un’affluenza bassa, ma ci sono due fattori. Abbiamo lavorato moltissimo con le associazioni, una mobilitazione forte, e tuttavia il dato dei votanti è in continuo calo. Eppure sui social network fioccano solo critiche e proteste. Io penso di aver incontrato circa 3mila persone, in questi 5 anni. Ma lo scontento, in tempi di crisi sociale, permane”. Sul rapporto con la città, Chiara Calati ha ricordato “di essere partita dalle città e dalle frazioni. Noi abbiamo avuto due mesi e mezzo, io partivo da sconosciuta. Noi cercheremo di riportare le persone vicine al Palazzo”.

 

 

 

 

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