MAGENTA – Come annunciato l’altro giorno dal Sindaco Chiara Calati, con l’emergenza coronavirus si è messa in moto la macchina dei Servizi alla Persona del Comune di Magenta con la preziosa iniziativa della consegna porta a porta della spesa, dei farmaci o comunque dei beni di prima necessità, di cui abbisognano soprattutto persone anziane o comunque sole.
L’imperativo categorico in questi giorni di massimo contagio della pandemia è quello di restare a casa, per proteggere se stessi ma anche gli altri altri. Sono già una quarantina i volontari che hanno aderito dando la loro disponibilità per lo svolgimento del servizio.
Ticino Notizie, a riguardo, ha intervistato Jessica Oldani commerciante, titolare del negozio di fiori Aurora floreale di via Garibaldi che è stata tra le prime a dirsi disponibile.
Jessica ci ha spiegato che il Comune fornisce tutti i dispositivi di sicurezza: dalla mascherina omologata (FP3), agli occhiali, fino al doppio paia di guanti e disinfettante. Queste sono le ‘regole d’ingaggio’ per la partenza del servizio.
“Dopodiché iniziamo il nostro servizio che può consistere, appunto, dalla spesa, piuttosto che dall’acquisto di farmaci ma in alcuni casi dal pagamento di bollette. Piccole incombenze quotidiane che in questo periodo diventano specie per i nostri anziani, problemi di non poco conto”.
La spesa viene portata direttamente al piano della persona che viene avvisata preventivamente al citofono dell’arrivo dei volontari. “Dopodiché noi ci mettiamo sul pianerottolo a debita distanza, fino a quando la persona interessata non ha ritirato il tutto e ha verificato il resto dei soldi fornitoci per lo svolgimento del servizio. Il tutto ovviamente lasciato della relativa busta. Stesso processo quando partiamo: suoniamo all’anziano, che ci lascia fuori di casa una busta con la lista della spesa o i farmaci da acquistare, il tutto nella relativa busta. E’ un’esperienza – commenta Jessica – che in questi giorni così difficili e cupi ci fa sentire bene, perché comunque ci siamo resi utili per chi è più fragile”.
Da rimarcare che oltre alla mascherina omologata, vengono fornite nel kit anche mascherine chirurgiche. “Valutiamo di volta in volta – conclude Jessica – perché in alcune circostanze, dobbiamo fare servizio per persone che sono in quarantena e, quindi, dove siamo più esposti anche noi al rischio del contagio”.
In ogni caso, trattasi di una bellissima iniziativa che ha visto anche in questa circostanza i Magentini rispondere in modo importante.
F.V.