MAGENTA – “Due polemiche costruite sul nulla e che certificano ancora una volta, come il PD sia alla frutta in città (così come a livello nazionale), ma che soprattutto dimostrano la distanza siderale tra questo partito e le questioni che stanno realmente a cuore ai Magentini”. Il Sindaco di Magenta Luca Del Gobbo per la terza volta inquilino di Palazzo Formenti dal 2002 ad oggi, conosce bene, infatti, sia le vicende che hanno portato sotto la sua prima Amministrazione alla creazione di un teatro a Magenta, quando l’allora Amministrazione di “sinistra centro” guidata da Giuliana Labria, ne voleva fare un cinema riammodernato, idem dicasi, per la biblioteca nell’area ex Laminati, dove il primo cittadino, all’epoca s’impuntò, anche con qualcuno della sua maggioranza, che avrebbe maggiormente gradito la realizzazione dentro a quella struttura del nuovo comando della Polizia locale.
“Non avrei voluto parlare di queste due polemiche – ha esordito Del Gobbo – proprio perché costruite sul nulla, se non sulla menzogna, ma visto che il PD in quest’ultima settimana ha alzato i toni andando sulla stampa e presentando anche un’interrogazione, beh, allora lasciate che anch’io faccia qualche considerazione…”. E che considerazioni verrebbe da dire….
QUESTIONE TEATRO LIRICO
“Sul Lirico il PD ha davvero raggiunto il nulla cosmico, visto che il teatro che avrebbe una sua vocazione, sarà regolarmente concesso alle scuole”.
Il Sindaco a questo proposito, ha ripercorso tutta la ormai famosa “querelle” o presunta tale, con la Scuola Sud (Polo De Amicis) e le altre ad essa collegate e che ha visto protagonista in primis il presidente del Consiglio d’Istituto Andrea Friggi (foto sotto), il più battagliero nello schierarsi contro Del Gobbo, peccato, che solo qualche mese fa Friggi, fosse candidato come indipendente di sinistra col PD…
Domanda ingenua di chi scrive, ma è opportuno che ci sia sempre questo ‘minestrone’ con la politica anche quando si parla di vicende didattiche? Perchè magari saremo troppo idealisti, questa cosa qui, non fa bene alla Scuola in prima battuta e allontana chi magari si vorrebbe impegnare senza sovrapporre sempre le due tematiche.
Chiusa la parentesi torniamo ai fatti. Che partono dal famoso articolo 9 che riguarda il regolamento del Teatro Lirico.
Su questo ha attaccato di recente a testa bassa anche il leader del PD Enzo Salvaggio sostenendo che il Sindaco Del Gobbo avrebbe voluto modificare questa disposizione in chiave restrittiva.
Che prevede delle deroghe per l’utilizzo da parte delle Scuole, ma che dice anche che ogni Istituto scolastico dovrebbe presentare la sua programmazione quanto a spettacoli ed altre iniziative entro il mese di novembre dell’anno didattico in corso.
Il Primo cittadino a questo proposito ha spiegato anche “Che finora mettendosi attorno ad un tavolo si è sempre trovata la quadra e davanti a proposte di spessore ben articolate, il sottoscritto non ha mai detto di NO anche quando queste ultime sono arrivate fuori tempo massimo”.
Altri elementi interessanti per contestualizzare il tutto: il costo delle utenze comunali (Lirico compreso) negli ultimi 6 mesi del 2022 sono letteralmente esplose + 1 milione di euro. Il Comune non rialza dal 2005 e non lo farà rispetto alle tariffe previste per l’utilizzo del Lirico da parte di privati, costo che si aggira sui 1.500 euro + IVA che viene di norma dimezzato per le associazioni e, appunto, dato in forma del tutto GRATUITA ALLE SCUOLE.
Questa lunga digressione da parte di Del Gobbo per rimarcare come da quando si è insediata la sua Amministrazione il Lirico (compreso il format con Achille Lauro che ha avuto rilevanza nazionale) sia già stato concesso per 8 volte alle Scuole.
“Mal contati – ha detto il Sindaco – significa un esborso da parte del comune di almeno 20 mila euro”. Da qui l’idea poi rivista e corretta (e allargata) di concedere altre 4 volte la struttura per iniziative di spessore già in agenda a livello didattico tra marzo e maggio prossimi venturo. Il tutto contabilità alla mano per altri 7.700 euro che sono poi aumentati come vedremo tra poco.
“Mi è parsa – ha puntualizzato il Sindaco – una proposta equa che teneva conto anche di questi nuovi costi con i quali tutte le Amministrazioni debbono scontrarsi”.
E’ qui che è scoppiata la “questione costruita sul nulla”. “Perché il sottoscritto – ha proseguito Del Gobbo – si è subito interfacciato con la dottoressa Maria Cristina Dressino dirigente scolastica del plesso Sud che mi ha esposto le problematiche che cozzavano con la proposta iniziale del Comune”.
La Dressino ha infatti spiegato come dentro al Piano per il diritto allo Studio fosse previsto dall’Istituto un percorso che prevedeva l’utilizzo del teatro per altre 3 serate (e non una) da parte del Polo delle ‘De Amicis’.
“Visto che siamo persone serie e di buon senso – ha concluso il Sindaco – ci siamo seduti attorno ad un tavolo e abbiamo posto questa deroga, aggiungendo queste altre 3 serate per l’utilizzo del Lirico”.
Va detto, ad ogni modo, che la questione della presentazione della programmazione scolastica entro lo scorso novembre va considerata bene perché non è variabile di poco conto.
Ma Del Gobbo non ne ha certo fatto un questione di puntiglio: “Certo l’auspicio è che in futuro per motivi in primis organizzativi questi termini vengano rispettati, ma ribadisco come Amministrazione non abbiamo mai chiuse le porte in faccia a nessuno. Quando c’è un progetto valido siamo i primi a portarlo avanti”.
A tal proposito, quasi fuori onda, Del Gobbo ha fatto due uscite che ne testimoniano la sua costante volontà per elevare sempre la qualità culturale di questa città.
“La proposta che ha fatto Marco Invernizzi con i filosofi a Magenta se io fossi stato all’epoca Sindaco, l’avrei portata avanti ancora, perché ha permesso alla nostra città di aver qui figure di un certo rilievo, senza dubbio di elevarsi. Magari l’avrei corretta ma come Sindaco e Assessore alla Cultura non l’avrei certo cancellata. Così come – ha continuato Del Gobbo – mi piace ricordare che chi ha valorizzato il Jazz Festival è stato ancora il sottoscritto che si è trovato a collaborare e molto bene con un certo Florenzo Gualandris che per anni militava in un partito politico che non era certo il mio”.
Insomma, un Del Gobbo a tutto campo che da un lato ha smontato sul nascere il caso del Lirico ma ha anche evidenziato un tema preoccupante: perché in questi mesi sono già arrivate ben 50 richieste per l’utilizzo del Lirico a Magenta (30 da Associazioni e 20 dalle Scuole ndr). Questo apre un altro tema di non poca rilevanza: ci sono altri spazi in città e nelle frazioni capaci di ospitare degnamente queste iniziative?
Forse, ci permettiamo di aggiungere, la realizzazione di un nuovo Palazzetto con vocazione polifunzionale, alla luce di questo stato di cose, non è poi un’idea così balzana. E la proposta lanciata qualche mese fa dal Vice Sindaco Enzo Tenti (il primo da destra sotto) ha un suo perché. O quanto meno, la riapertura il prima possibile del vecchio Palazzetto dello Sport fermo ai box da tre anni a questa parte si impone come una priorità.
BIBLIOTECA e SALA STUDI:
Anche sulla Biblioteca Del Gobbo l’ha presa alla lontana. Ma anche qui per contestualizzare. “E’ stata una scommessa vinta anche con qualche esponente della mia maggioranza dell’epoca che era un po’ scettico. Ricordo che prima la biblioteca era in Villa Naj Oleari con evidenti problemi di spazio per i ragazzi e ancor peggio per il materiale librario”.
Con il progetto ex Laminati Magenta ha avuto una biblioteca su 2 piani di 1.500 metri quadrati con spazi per tutte le età, bambini con mamme e papà compresi.
“Spiace ricordarlo – e qui l’affondo di Del Gobbo è stato di quelli alla Batistuta in contropiede vista la fede viola del Sindaco – poi con l’arrivo di Marco Invernizzi, il nuovo Sindaco, senza nulla togliere, ha dovuto accontentare i famosi ‘Ragazzi di Marco’ che lo sostenevano in campagna elettorale”.
Ecco così nascere – ha detto il primo cittadino – un nuovo spazio che veniva gestito con altri criteri anche grazie soprattutto alla presenza di associazioni che ne garantivano orari più lunghi ed elastici.
“Oggi – ha spiegato il Sindaco – questo non è possibile non perché il Sindaco sia cattivo e voglia chiudere prima la sala studi per gli studenti universitari per esempio, ma molto semplicemente perché c’è un problema di personale. Solo stamani ho avuto una riunione con chi si occupa della biblioteca ed evidente che ad oggi possiamo garantire l’utilizzo di quegli spazi solo nei momenti di apertura della biblioteca”.
Il Sindaco a tal proposito ha fatto anche una promessa: “Il Comune al più presto cercherà di implementare il personale della struttura. Ma sapete benissimo che non ho la bacchetta magica e questi passaggi non avvengono da un giorno all’altro. Mi sono confrontato anche coi i ragazzi che frequentano la biblioteca e lo farò ancora – ha assicurato Del Gobbo – ma non tollero che vengano dette delle fandonie del tipo che il Sindaco chiude la biblioteca e la sala studi e, soprattutto che io avrei dimezzato le ore di apertura. C’è indubbiamente un tema di risorse umane e ripeto di nuovo lo stiamo affrontando. Ma anche qui vedo che il PD è capace solo di raccontare bugie rispetto ad una vicenda che ho trovato così e che non sono andato certo a peggiorare. Semmai la volontà è esattamente il contrario, di migliorarla il prima possibile”.
“PERDONO DA 30 ANNI MA UN PO’ DI AUTOCRITICA MAI?”
Il monologo del Sindaco si è concluso con una considerazione di natura politica sferzante.
“ll Centrosinistra in città numeri alla mano non vince da 30 anni a questa parte, perché le uniche volte in cui è andato alla guida di Magenta, lo ha fatto sfruttando un centrodestra diviso. Peccato che poi questa occasione di proseguire nell’amministrare Magenta non l’abbia sfruttata a dovere, visto che i cittadini tutte le volte li hanno mandati sonoramente a casa. Se fossi un dirigente del PD partirei da questo dato e cercherei di darmi delle risposte per tornare ad essere maggiormente in sintonia con la città”.
Diversamente ha concluso Del Gobbo con un’altra stoccata “Vorrà dire che loro continueranno a suonare le loro trombette stonate…”.
POST SCRIPTUM SUL DEL GOBBO ARRUGGINITO…
Qualche tempo fa avevano scritto di un Del Gobbo un po’ più in formato Zen in questo suo terzo mandato da Sindaco. Oggi è sembrato un Del Gobbo da ‘Ritorno al Futuro’ non sappiamo bene se nella parte di Marty o di Doc.
Ma certamente se qualcuno puntava il dito su un Del Gobbo arrugginito, per il tempo che passa, è stato un po’ (ce lo conceda il Sindaco anche se non è un giocatore della sua Viola) vedere in campo Edin Džeko che nelle sue giornate di grazia a 37 anni suonati insegna calcio ai ventenni…
F.V.