― pubblicità ―

Dall'archivio:

+Magenta, stipendio più alto per sindaco e giunta: COSA BUONA E GIUSTA. La ‘steccata’ del giovane Dem Di Gregorio

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

 
MAGENTA Premessa necessaria: siamo DA SEMPRE schierati per la dignità della politica e la giusta retribuzione di sindaci ed assessori, che sino a ieri hanno percepito indennità ridicole (circa 1200 euro neppure netti per un assessore di Abbiategrasso, 32mila abitanti.. 1000 circa a Magenta). 
 
Solo il grillismo demagogico negli anni ha sparlato di indennità zero per i sindaci (peccato che deputati e ministri grillini, l’indennità di carica, l’hanno sempre percepita). Del tema si è parlato ieri sera durante la seduta di Consiglio comunale a Magenta, con la notizia- peraltro anticipata da un servizio di Ticino Notizie di due settimane fa- che sindaco e assessori si sono ritoccati all’insù le indennità, come previsto peraltro dalla legge. Gli aumenti peraltro andranno a regime nel 2024. 

LA LEGGE

L’ultima legge di Bilancio, approvata a dicembre scorso dal Parlamento, ha infatti aumentato gli stipendi di tutti gli amministratori locali – anche di quelli già in carica – considerati da molti troppo bassi per incentivare i cittadini a candidarsi alla carica di sindaco.

Gli aumenti degli stipendi saranno graduali, tra il 2022 e il 2024, anno entro il quale alcuni sindaci potranno arrivare a guadagnare oltre il doppio rispetto a quanto ricevuto fino a pochi mesi fa. Una scelta, secondo alcuni, passata troppo sotto traccia nel dibattito pubblico.

Gli aumenti delle indennità dei sindaci

In gergo tecnico, i sindaci percepiscono una sorta di stipendio mensile, chiamato “indennità di funzione”. È sul valore di queste indennità che è intervenuta la legge di Bilancio per il 2022, approvata definitivamente dalla Camera il 30 dicembre 2021. Prima di questo intervento, le indennità erano regolate da un decreto del Ministero dell’Interno del 2000, le cui cifre erano state ridotte del 10 per cento con la legge finanziaria per il 2006, e poi aumentate ma solo per i comuni più piccoli.

Per i sindaci di capoluoghi di provincia con oltre 100 mila abitanti, l’aumento sarà più significativo: da circa 5.200 euro lordi al mese, a circa 11 mila euro. La crescita più alta riguarda i sindaci dei capoluoghi con meno di 50 mila abitanti: da 3.720 euro lordi circa a circa 9.660 euro. Più che un raddoppio.

Nei comuni più piccoli, invece, gli aumenti sono meno consistenti. I sindaci nei comuni con una popolazione fino a 3 mila abitanti potranno arrivare a guadagnare al massimo il 16 per cento di quanto percepito da un presidente di regione, dunque circa 2.200 euro lordi. Prima dell’ultima legge di Bilancio ne prendevano circa 1.660. 

Tra il 2022 e il 2024, anno in cui gli aumenti entreranno a pieno regime, ci saranno incrementi graduali delle indennità di tutti i sindaci in carica. Quest’anno, l’aumento è applicato per il 45 per cento circa, nel 2023 per il 68 per cento e nel 2024 per il 100 per cento. Per far fronte alle nuove spese, sono stati stanziati complessivamente 570 milioni di euro nei prossimi tre anni. 

L’aumento delle indennità dei sindaci, a cascata, avrà effetti anche su quanto percepito dagli altri membri della giunta e del consiglio comunale, come i vice sindaci, gli assessori e i consiglieri comunali, che percepiscono il cosiddetto “gettone di presenza”, una cifra determinata in base a quanto partecipano ai lavori in consiglio. Questo gettone è parametrato proprio a quanto percepito dal primo cittadino.

DI GREGORIO
Sul tema è intervenuto il neo consigliere del Pd Matteo Di Gregorio, eletto con 123 voti, il quale ha espresso il suo parziale disappunto chiedendo se non fosse stato il caso di usare i fondi in più per sindaco e assessori per il contrasto al disagio giovanile. 
Trattandosi della seconda seduta di un giovane uscito con successo dalle elezioni, a cui auguriamo un roseo futuro, possiamo serenamente dire che una stecca ci sta. Perché sono rimasti solo gli ex alleti del partito di Di Gregorio, i 5 Stelle, a storcere il naso per l’aumento delle indennità (del resto, di sindaci ne hanno pochini..); tutti gli esponenti degli altri partiti SERI, compreso il Partito Democratico, hanno serenamente e giustamente accettato il fatto che servire una città di 23mila o anche 10mila abitanti sia ormai un impegno assai gravoso. Che dev’essere retribuito NON certo a peso d’oro (a Magenta gli assessori arriveranno a percepire 1870 euro lordi: non ci compreranno una Mercedes), ma meglio di quanto sia accaduto sino ad oggi, allontanando i migliori dal ricoprire incariche politiche.
Niente di grave peraltro, consigliere Di Gregorio. Come soleva dire Benedetto Croce, l’augurio migliore che si possa formulare a un giovane… è che cresca.
F.P.

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi