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Magenta, Stf: forte preoccupazione della Cisl. ‘L’azienda è un grande patrimonio da preservare’

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A breve indetta una mobilitazione delle RSU. La prossima settimana tavolo di confronto in Comune, con l’Amministrazione e i vertici aziendali. Beppe Oliva, Segretario Cisl Milano Metropoli: “STF grande patrimonio del territorio, serve impegno di tutti per giungere ad un epilogo positivo della vicenda”

 

MAGENTA – “Abbiamo il fondato timore che la situazione tra poco non potrà più essere recuperata. Occorre agire in fretta e non perdere altro tempo. Adesso, dopo i nostri continui appelli abbiamo la percezione che la proprietà non sia ancora pienamente consapevole del punto critico in cui siamo arrivati”.

E’ quanto afferma Ermano Alemani della FIM CISL Milano Metropoli e responsabile per la zona del Magentino, in riferimento alla crisi della STF di Magenta.  L’azienda dove oggi sono occupate 215 persone, con il mese di marzo ha aperto la procedura di concordato presso la sezione fallimentare del Tribunale di Milano. “Dopo quasi due anni di cassa integrazione – osserva Alemani – lo scenario in questi ultimi mesi è notevolmente peggiorato. Pertanto, se prima il rischio era quello di lasciare a casa alcune decine di persone, adesso, potremmo essere di fronte ad una ristrutturazione con effetti ben più pesanti sul personale”.

Ma a destare maggiore stupore nel rappresentante sindacale, è soprattutto il quadro di forte incertezza venutosi a delineare. “A sessanta giorni dalla fine della cassa straordinaria – denuncia Alemani – si brancola nel buio. Non c’è un piano industriale, peraltro, richiesto da diverso tempo dai delegati sindacali. Adesso, però, complice la procedura di concordato, il piano dovrà essere presentato gioco forza agli organi competenti”.  In questo senso, è di questi giorni la notizia in base alla quale le RSU della CISL promuoveranno a breve forme di agitazione.

“Il nostro intento – chiarisce Alemani – vuole essere di sollecitazione. In tutti questi mesi abbiamo mantenuto un comportamento costruttivo e responsabile con i nostri interlocutori e non è certo nostra intenzione stravolgere questo modus operandi. Detto questo – prosegue il sindacalista cislino – è necessario avere un segnale dall’azienda. Per adesso, la strategia del management appare impalpabile e obiettivamente non è un indizio rassicurante il fatto che il top manager italo australiano chiamato per assumere l’incarico di amministratore delegato,  prima di Natale, abbia rassegnato le dimissioni”.

“Tra pochi giorni, peraltro, – informa Alemani – dovrebbe essere convocato il tavolo di confronto promosso dall’Amministrazione di Magenta per monitorare la situazione”.  “La FIM CISL  – rimarca il sindacalista – è in contatto costante anche con Assolombarda. Ma ciò che più conta è capire dove vuole andare l’azienda. Abbiamo, inoltre,  la percezione che il 2016 abbia fatto registrare una chiusura molto pesante anche per quanto concerne i numeri del bilancio. A questo punto – conclude Alemani – serve trasparenza, diversamente, non sarà possibile nemmeno pensare a forme di ristrutturazione perché sarà troppo tardi”.

“La STF costituisce un grande patrimonio per il territorio del Magentino, ha dato e continua a dare ricchezza a questa zona – commenta Beppe Oliva, Segretario della CISL Milano Metropoli (nella foto) –mi auguro che attraverso l’impegno di tutti, si possa giungere ad un epilogo positivo della vicenda così come è accaduto a Legnano con la Franco Tosi”.

(*comunicato a cura di Ticino Comunicazione, ufficio stampa Cisl Milano Metropoli, zona Legnano Magenta)

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