Le spese per il sociale stanno crescendo sempre di più e raggiungono, già adesso, livelli altissimi. Le risorse messe a bilancio a disposizione del comune per il 2025 sono di 3.130.000 euro, tutte impegnate per far fronte a spese strutturali. Sono destinate a coprire gli interventi a favore dei minori, le rette per la comunità, lo spazio neutro e altro, gli interventi per i disabili, anziani, amministratori di sostegno, contributi a favore di famiglie per utenze e affitti, servizi domiciliari e progetti speciali, asili nido e altro.
A preoccupare sono quelle che riguardano i minori inviati in comunità. “Dalla metà del mese di giugno ad agosto – rileva l’assessore al welfare Giampiero Chiodini – sono 14 i minori che abbiamo accompagnato in una struttura”. Il costo si aggira tra i 120 e i 140 euro al giorno a carico del comune. Tenendo presente che queste spese sono obbligatorie è ovvio che il totale va alle stelle. “Non possiamo sottrarci a questi costi perché sono dovuti – continua – e non ci mettiamo certo a discutere, perché si tratta di situazioni di grande problematicità”. L’aspetto sociale di condizioni familiari gravi comporta, sul lato pratico, un grave problema.
“I soldi per l’invio in comunità vanno trovati e basta – conclude l’assessore – La necessità di farsi trovare pronti ad affrontare le urgenze non aiuta a programmare in anticipo ulteriori interventi strutturati di sostegno alle famiglie in difficoltà. Ciononostante l’amministrazione avendo ben chiaro il quadro sociale più fragile è impegnata a trovare soluzioni di aiuto”.