Magenta, sicurezza sotto accusa. Il j’accuse di Matteo Di Gregorio e dei Dem

La chiosa del PD: << Davanti al silenzio assordante dell'Amministrazione, la speranza è che, prima o poi, qualcuno ci ascolti davvero>>.

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO “A Magenta si avverte un senso di insicurezza sempre più profondo, diventato palpabile come mai prima d’ora.
E non lo dico per creare allarmismi, ma per sottolineare l’urgenza di affrontare una priorità ormai così evidente.
Infatti, basta leggere le cronache cittadine che riportano sempre più frequentemente di episodi di furti, rapine e aggressioni, persino in pieno giorno e nel cuore della nostra città
È ormai da anni che la destra governa a Roma, in Lombardia e nella nostra città, ma la responsabilità sembra essere sempre degli altri.
In questi anni, come opposizione abbiamo presentato numerose interrogazioni in consiglio comunale sul tema della sicurezza, le risposte ahimè sono sempre state vaghe e prive di azioni concrete.

L’ultimo esempio? La scorsa settimana abbiamo presentato diverse domande sull’utilizzo delle telecamere di sorveglianza, per le quali il nostro comune ha investito decine di migliaia di euro. Eppure, ci è stato detto che spesso queste non sono state utili ne per identificare gli aggressori o vandali ( spesso coperti in volto) e tanto meno per arrestarli, se poi ci si aggiunge che alcune di esse non funzionano e hanno bisogno di continua manutenzione, ecco che i benefici reali risultano essere ben lontani dal giustificare l’enorme spesa.

Forse, se quei soldi fossero stati destinati a nuove assunzioni o maggiori dotazioni per la Polizia Locale, oggi Magenta sarebbe più sicura. In passato, c’era persino chi invocava l’intervento dell’Esercito, quando sarebbe bastato portare avanti progetti concreti per la città e non sprecare migliaia di euro in presìdi vuoti, come quello abbandonato da anni davanti all’ospedale.

Credo sia giunta l’ora da parte di chi amministra la nostra città e che per anni ha basato la propria campagna elettorale sulla sicurezza, metta da parte la propaganda per lavorare concretamente al fine di rendere Magenta di nuovo un città viva e vivibile.

Come opposizione, siamo pronti a fare la nostra parte per restituire a Magenta quel carattere unico, una città viva in cui storia e cultura trovavano il loro giusto valore. Un luogo dove, pur con qualche buca di troppo sulle strade, si poteva camminare tranquilli, senza il timore di subire un’aggressione in pieno giorno, magari solo andando a fare colazione.
La speranza è che, prima o poi, qualcuno ci ascolti davvero”.

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