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Dall'archivio:

Magenta: si lavora già al ripristino della vetrina di Vodafone, e senza dubbio ascolteremo un sacco di fregnacce sul tema sicurezza

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

MAGENTA – Il modesto giornale on line che state leggendo detesta le notizie di cronaca nera.

Noi vorremmo pubblicare, lo facciamo quasi sempre, ma non sempre, e presto pensiamo proprio di cambiare, solo notizie di altro tenore: preferiamo i negozi che aprono a quelli che vengono svaligiati, preferiamo la politica, la polemica, la provocazione, la cultura, lo sport. Tutto purché frizzante e intelligente (se possibile).

Pertanto siamo già certi, sulla scorta (ahinoi) dei 28 anni d’esperienza giornalistica del matusa che sta scrivendo queste righe, che sulla ‘spaccata’ di questa notte alla Vodafone di via Roma a Magenta, a due passi da piazza Liberazione e dal municipio, sentiremo e leggeremo un sacco di minchiate (ci scusino le signore).

Al di là del fatto che i malviventi sembrano avercela con Vodafone (un furto analogo è stato perpetrato pochi giorni fa ad Abbiategrasso), e che stamani si stava già lavorando al ripristino della vetrina divelta, che le minchiate di cui sopra girino è normale per molte ragioni; i social, un certo qual provincialismo magentino, l’intelligenza media (spesso bassa assai) di chi si cimenta in commenti sul tema.

Spiace ribadire quanto dicemmo già tempo fa: è una cazzata inenarrabile addossare le colpe di quanto accaduto ai neo amministratori, in carica da pochi mesi. Ma è altresì una cazzata quasi analoga l’averlo fatto nel passato più o meno recente. Vero, verissimo, che chi c’era prima ha avuto 5 anni per incidere sulla sicurezza (e la sua percezione, a volte più importante). Ma è anche vero che nei 10 anni della migliore amministrazione recente della città, con due ottimi assessori alla Sicurezza, Bruno Santopaolo e Simone Gelli, non è che i furti- come per magia- si fossero dissolti.

Di sicuro, durante la campagna elettorale scorsa qualcuno ha soffiato eccessivamente sul tema. Con le fiamme divampate si brucerà. Il tema è delicato, dirimente e complesso, e non ‘s’acconcia’ alle discussioni da bar. Quelle, purtroppo, che leggeremo nelle prossime ore a Magenta e dintorni, specie sulle piazze virtuali. Tant’è. Noi, umilmente, cercheremo solo di far sparire gradualmente certa cronaca. Non per far finta che il mondo sia di colpo divenuto perfetto. Ma perché la curiosità morbosa, in questi casi, non solo NON fa evolvere una comunità. Ma la fa regregire.

Fabrizio Provera

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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