MAGENTA Una vita lunga e colma di fatiche, di gioie ma anche di dolori (acuti e improvvisi). Una vita interminabile, energica, intensa, fatta di traguardi ottenuti tramite quella cultura (del fare) che Giovanni Gentile (che poi riprenderemo) chiamò “l’umanesimo del lavoro”. A 94 anni è morta Lucia Bruno Parola, che ha dedicato 80 (ottanta..) anni al lavoro. E da quel lavoro è prima nata, proseguita, prosperata ed arrivata sino ad oggi la storia (centenaria) della Fonderia Parola e Luraghi, una delle più antiche fabbriche (si chiamavano così, e non aziende) rimaste a Magenta.
Lucia Parola si è congedata dalla vita a compimento di un percorso lunghissimo, fatto di assoluta dedizione all’impresa familiare. Era una giovane donna quando il destino la costrinse a prendere in mano la conduzione dell’azienda. Aveva due figli (Riccardo e Luciana, divenuta una delle pediatre ospedaliere più apprezzate nella storia del Fornaroli) e l’onere di proseguire la storia di una fabbrica che era stata aperta sette anni prima della sua nascita, avvenuta nel 1928. Giovane donna, giovane madre, passata attraverso il dramma della guerra, Lucia Parola ha accompagnato con tenacia lo sviluppo della fonderia nata in via Lomeni ma cresciuta soprattutto alla periferia nord di Magenta, ossia in via Dante. Sino ad arrivare nel 2015 all’apertura di un secondo stabilimento nella vicina Cerano. Figli, nipoti e pronipoti le hanno manifestato la devozione e l’attaccamento familiare nel corso del suo lungo viaggio. “Era una donna sicuramente perseverante, sicuramente costante, sicuramente attaccata alla sua famiglia e alla sua azienda, che dall’età di 38 anni (era il 1960) ha dovuto condurre da sola”, ci ha ricordato la nipote Mariolina, che era legatissima alla figura della nonna. “Un’imprenditrice vera”, così ce l’ha descritta. Resta davvero poco altro da aggiungere. I funerali della signora Lucia Bruno Parola si svolgeranno domani, giovedì 11, nella basilica di san Martino alle 10.30. Alla famiglia giungano le sincere condoglianze della redazione di Ticino Notizie
PER UN UMANESIMO DEL LAVORO, LA RIFLESSIONE DEL FILOSOFO GIOVANNI GENTILE
“All’umanesimo della cultura, che fu pure una tappa gloriosa della liberazione dell’uomo, succede oggi o succederà domani l’umanesimo del lavoro. Perché la creazione della grande industria e l’avanzata del lavoratore nella scena della grande storia, ha modificato profondamente il concetto moderno della cultura. Che era cultura dell’intelligenza soprattutto artistica e letteraria, e trascurava quella vasta zona dell’umanità, che non s’affaccia al più libero orizzonte dell’alta cultura ma lavora alle fondamenta della cultura umana, là dove l’uomo è contatto della natura, e lavora. Lavora da uomo, con la coscienza di quel che fa, ossia con la coscienza di sé e del mondo in cui egli s’incorpora. Lavora dispiegando cioè quella stessa attività del pensiero, onde nell’arte, nella letteratura, nell’erudizione, nella filosofia, l’uomo via via pensando pone e risolve i problemi in cui si viene annodando la sua esistenza in atto. Lavora il contadino, lavora l’artigiano, e il maestro d’arte, lavora l’artista, il letterato, il filosofo. Via via la materia con cui, lavorando, l’uomo si deve cimentare, si alleggerisce e quasi si smaterializza; e lo spirito per tal modo si affranca e si libera nell’aer suo, fuori dello spazio e del tempo; ma la materia è già vinta da quando la zappa dissoda la terra, infrange la gleba e l’associa al conseguimento del fine dell’uomo. Da quando lavora, l’uomo è uomo, e s’è alzato al regno dello spirito, dove il mondo è quello che egli crea pensando: il suo mondo, sé stesso. Ogni lavoratore è faber fortunae suae, anzi faber sui ipsius”.
LA STORIA CENTENARIA DELLA FONDERIA PAROLA
1921 La fonderia Parola e Luraghi fu fondata da Riccardo Parola e Santino Luraghi. Il primo stabilimento, di 1000 mq., fu costruito in via Lomeni n° 10. La fonderia era specializzata in getti di ghisa per la costruzione di acquedotti.
1951 Venne costruito il nuovo stabilimento in via Dante n°89, dove tuttora è ubicata la fonderia Parola e Luraghi. In quegli anni la fonderia si occupava principalmente delle fusioni di getti in ghisa per macchine utensili.
1994 Cambia la tecnologia della fonderia Parola e Luraghi con l’installazione dell’impianto FOUNDRY con staffe da 950 x 750 x 315 + 315 mm. IMPIANTO IN FUNZIONE.
2001 Anniversario degli 80 anni della fonderia Parola e Luraghi. Acquisto impianto di formatura DISAMATIC 2110 MK3 che è entrato in funzione nel quarto trimestre del 2001.
2009 Inizio costruzione sito di Cerano.
2011 Anniversario dei novant’anni della Parola e Luraghi s.p.a.
2015 Messa in funzione dell’Unità produttiva operativa di Cerano.
2021 Ricorre il centenario di fondazione dell’azienda