Magenta, scuola. Nel segno dei gemelli, a cura di Natalia Tunesi

Proseguono le attività di gemellaggio tra la Scuola Media Francesco Baracca (ITC Carlo Fontana) e il Collége di Gap in Franca

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“Non vedevo l’ora di partire… .Mi sveglio prima del solito con un po’ di agitazione mista a felicità. Ho un po’ di paura perché non so cosa troverò al mio arrivo in Francia. Fortunatamente Julie, la mia corrispondente, ho già avuto modo di conoscerla tramite whatsapp.

Il tempo in pullman è volato e siamo in territorio francese! L’emozione sale, sempre più. Il paesaggio cambia man mano ci avviciniamo alla meta. C’è anche la neve sulle Alpi, che meraviglia! Siamo arrivati finalmente davanti al ‘collège’ di Gap, i nostri corrispondenti sono lì che ci aspettano. E vedo Julie!”

La pagina di diario della studentessa riporta la data del “18-03-2024”: per molti ragazzi delle classi seconde della “F. Baracca” di Magenta e della “Don Milani” di Robecco, la felice “congiunzione astrale” di un’esperienza indimenticabile che sconfina nell’avventuroso e nel fantastico; come afferma un’alunna: “Quando ero lì mi sentivo felice, serena, viva! Appena arrivata, tutte le mie paure sono svanite. Credevo si trattasse di un sogno.”

L’esplorazione della nuova realtà si modula attraverso il noto e l’ignoto, declinati accanto alla presenza fidata delle docenti accompagnatrici, – Sabrina Montinaro, Alessandra Rovatti e Marzia Bognetti -, delle famiglie ospitanti, della realtà scolastica, che pur appare così distante rispetto alla loro: “Il metodo di insegnamento è simile a quello italiano, ma il sistema scolastico è completamente differente – afferma uno di loro –, ad esempio, lì i libri sono forniti dallo Stato, quindi gli alunni non possono scriverci sopra o sottolineare”. Un’altra studentessa annota: “Gli alunni al cambio dell’ora si spostano da un’aula all’altra, in base alla materia; quando il professore non c’è, possono andare alla ‘Salle de Permanence’, dove possono studiare e ripassare, oppure a ‘Le Foyer’, dove hanno un’ora di svago, giocano a biliardino, disegnano, ascoltano musica…”.

Dopo i primi momenti di comprensibile imbarazzo con il proprio corrispondente, le storie personali si intrecciano, trasformandosi in piccole trame di vita: “Loryne mi ha fatto i boccoli con la piastra per la festa di questa sera”, “Evan mi ha accolto veramente come se fossi suo fratello”, “Julie mi chiedeva ad ogni negozio se volevo qualcosa”, così la condivisione di momenti di vita famigliare, come racconta un ragazzo: “A pranzo sono stato alla mensa della polizia, perché il papà di Evan lavora come capo-officina della Gendarmerie”.

Attraverso molteplici esperienze, si sperimentano nuove consuetudini, si gustano piatti tipici, si creano occasioni di divertimento e di crescita, per scoprirsi uguali e, nel contempo, diversi. Così racconta una studentessa: “Ho avuto la conferma che i valori della vita sono valori in ogni parte del mondo: l’amicizia ha avuto il sopravvento sui pregiudizi che hanno i francesi sugli italiani e viceversa. Così mi sono sentita cittadina non dell’Italia, ma dell’Europa!”

Soprattutto prevale la consapevolezza di aver vinto una sfida con se stessi: “Questa è stata un’esperienza forte per me – confida una studentessa – E’ stata la prima volta che sono stata lontana da casa. A volte, la sera, ero malinconica e mi mancava la mia famiglia. Però ora mi sento più forte e capace di cavarmela anche da sola. Mi sono messa in gioco, ho conosciuto persone nuove, mi sono immersa in una cultura e in una lingua nuova, ho assaggiato cibi impensati e impensabili per me. Ora aspetto con impazienza la mia corrispondente a casa mia!”

E così sarà l’8-04-2024, quando gli studenti francesi ricambieranno la visita a Magenta. Un’altra costellazione vincente … sotto il segno del gemellaggio!

Natalia Tunesi

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