Sanità: il personaggio. A tu per tu con il Dottor Matteo Maggioni, primario dell’Urologia del “Fornaroli”. Un medico che ha le idee chiare su come rilanciare lo storico reparto del nosocomio del Magentino.
MAGENTA – “Urologo molto preparato. Ha avuto importanti e bravi maestri da cui ha saputo apprendere una tecnica perfetta aggiungendo alla sua preparazione un’umanità che lo pongono fra i migliori giovani ed affermati urologi milanesi”.
Abbiamo voluto prendere spunto da questa recensione che campeggia nella home page del sito del dottor Matteo Maggioni, classe 76, milanese (www.matteomaggioni.it) come incipit al nostro articolo.
Lo abbiamo fatto perché al termine della quasi ora di chiacchierata con il dottor Maggioni, abbiamo avuto confermate le medesime sensazioni.
L’Urologia di Magenta è in buone mani: ha a disposizione un professionista, indubbiamente di valore con alle spalle 10 mila interventi fatti e oltre 22 anni di sala operatoria, ma prim’ancora ha dalla sua un medico in cui aspetti quali l’umanità e l’empatia verso il prossimo, non sono affatto secondari.
Cosa che giudizio di chi scrive, hanno un valore essenziale per essere dei bravi medici.
Maggioni che da martedì scorso ha iniziato anche l’esperienza della libera professione presso il Poliambulatorio Santa Crescenzia diretto dal dottor Andrea Rocchitelli – di cui diremo dopo le motivazioni e i plus che tale scelta ha per il territorio – è figura risoluta con le idee ben chiare su come tenere alto il nome di quello che è sempre stato il fiore all’occhiello del ‘Fornaroli’.
‘Innanzi tutto – spiega – in questo periodo abbiamo già potenziato gli ambulatori per le prime visite. Sono dell’idea infatti che nel pubblico questa sia una priorità essenziale. E’ importante, infatti, capire in tempi rapidi la situazione clinica di chi ha ancora un interrogativo da sciogliere rispetto al proprio stato di salute”.
Altro aspetto non di poco conto è quello legato alla professionalità e all’innovazione per gli interventi da eseguirsi presso il “Fornaroli”. “A Milano mi sono fatto una certa esperienza in sala operatoria, mettendo in campo, in buona sostanza, tutte le tecniche possibili, anche quelle più all’avanguardia e meno invasive per il paziente come quelle laparoscopiche”. Un patrimonio che il ‘doc Maggioni’ ha portato anche a Magenta. “L’altra settimana – rivela – abbiamo avuto due situazioni con pazienti che dovevano essere operati ai reni. Grazie a questa tecnica l’indomani potevano già essere dimessi e mandati a casa loro”.
Il focus di fondo che anima l’operato del nuovo primario di Urologia è quello di creare un legame molto forte con il territorio e i medici di base.
Non a caso ha in agenda l’organizzazione di un convegno per aprile/maggio che vedrà la presenza dei medici di medicina generale, oltre che naturalmente dell’amministrazione comunale, altro interlocutore fondamentale.
“Io voglio che i Magentini non scappino da questo territorio – chiarisce Maggioni – ma che vengano a farsi curare presso il loro ospedale. Non che vadano a Milano o altrove”.
In questo senso il primario ha chiesto e ottenuto il raddoppio delle sale operatorie. E i numeri gli stanno dando ragione: “Abbiamo effettuato in soli 2 mesi ben 50 interventi in più”.
Si tratta di una cosa non di poco conto sia che ci si trovi dinanzi a patologie benigne ma più ancora nel caso di patologie maligne. Come noto, d’altronde, in medicina termini quali prevenzione e tempismo nell’intervento sono fondamentali.
In altre parole, un rilancio totale dell’Urologia che passa sia dall’aumento delle prestazioni ambulatoriali che appunto di quelle in sala operatoria.
A tal proposito, Maggioni annuncia l’arrivo di nuove risorse professionali: “Ad oggi siamo in 5 medici ma l’obiettivo è quello di essere strutturati in tempi rapidi per arrivare a 7”.
Il che porterà in prospettiva dei benefici anche per l’ospedale di Abbiategrasso. Dove già ora al venerdì è stato aperto un ambulatorio a beneficio dei pazienti della zona.
“Ma il mio progetto – prosegue – sarebbe quello di poter estendere al ‘Cantù’ di Abbiategrasso anche quegli interventi di piccola chirurgia che si realizzano in day surgery”.
Indubbiamente, non sarebbe cosa di poco conto perché valorizzerebbe al meglio l’asse Magenta Abbiategrasso sul fronte dell’Urologia e Andrologia (altro aspetto di cui si parla poco ma che non deve essere sottaciuto affatto per rilevanza ndr).
Il Dottor Maggioni insiste poi sul ruolo della prevenzione.
“Nella popolazione maschile purtroppo sovente si va dall’urologo per un problema che è pressoché conclamato, dimenticandosi totalmente della fase preventiva. Pensiamo al PSA che è un valore importante da controllare ogni anno dai 45 anni in su. Beh, può capitare che questo valore sia fallace, meglio allora una visita dall’Urologo. Che non smetterò mai di ripetere è il chirurgo dell’uomo e della donna dell’apparato urinario”.
In ultima analisi, par di capire dalle parole del nostro professionista che molto si deve fare ancora diremmo, usando un termine alla moda straniero a livello di ‘moral suasion’ in primis sulla popolazione maschile, ma anche su quella femminile così da far venire meno pericolosi tabù e luoghi comuni da sfatare.
Altro progetto di grande impatto sociale a cui il dottor Maggioni sta lavorando è quello sulle scuole del Magentino, anche qui insieme al Sindaco Luca Del Gobbo.
“L’idea è quella di creare dei momenti d’incontro a livello di prevenzione con gli studenti del quarto e quinto anno delle superiori. Banalmente – continua il medico – chi è della mia generazione ha vissuto ancora i cosiddetti ‘tre giorni’. Beh nel periodo della visita per il militare c’era una primo screening importante di cui oggi siamo sprovvisti”.
“Quanti ragazzi inconsapevolmente potrebbero avere dei tumori ai testicoli (che spesso sono silenti) o ancora altre problematiche come una fimosi o altro? Per non parlare del corretto utilizzo del preservativo. Anche questa tematica pare esser caduta nel dimenticatoio, quasi che l’Aids sia andato fuori moda. Ma vi assicuro che le persone che si ammalano sono ancora parecchie, solo che non fanno più notizia…”.
Anche qui pertanto un’operazione di prevenzione importantissima. A cui si aggiunge l’ultimo e non meno importante tassello della presenza tutti i martedì (dallo scorso 28 febbraio ndr) presso il Poliambulatorio Santa Crescenzia di Magenta.
Un vantaggio non di poco conto per i cittadini, ancor di più per la popolazione anziana o che non ha mezzi propri per muoversi, visto che il Santa Crescenzia sorge nel cuore della città ed è facilmente raggiungibile.
“Ho accettato con entusiasmo questa esperienza, da un lato per render ancora più semplice la possibilità di offrire la mia consulenza professionale a chiunque, in secondo luogo perché sono rimasto subito entusiasta dal progetto del Santa Crescenzia.
La possibilità infatti di poter contare su di una diagnostica di primo livello e ancor di più di poter fare rete con altri professionisti assai validi è senz’altro un valore aggiunto. E’ una dinamica vincente senza contare – conclude il primario – che nei casi in cui è necessario un intervento, vi è il filo diretto con il Fornaroli così da ottimizzare i tempi”.
Ultima nota interessante, il dottor Maggioni è anche un ottimo comunicatore cosa che non guasta affatto in un campo come quello medico, dove spesso il linguaggio è riservato agli addetti ai lavori.
Sovente infatti è ospite su TeleLombardia dalle 21,30 alle 22,30 in una rubrica specificatamente medica e idem dicasi con Telenova qui al pomeriggio intorno alle 18,00/18,30.
Il prossimo appuntamento televisivo sarà per martedì 21 marzo alle 21,30 su TeleLombardia. Personalmente, vi consigliamo di approfittarne e di dargli un’occhiata.
Sarà un modo facile per conoscere un professionista sanitario a disposizione del nostro territorio ma che soprattutto ha quel chiodo fisso da cui siamo partititi: “L’Urologia del Fornaroli deve tornare un vanto per i Magentini”. Le premesse ci sono tutte. Avanti così.
F.V.