Per seguire la sua vocazione era disposto a tutto “anche a sacrificare la musica” dice Don Carlo. Ma il cardinale Martini, arcivescovo di Milano quando venne ordinato prete gli suggerì di non abbandonare la passione per il pianoforte. Così, a poco a poco, nacque in lui una nuova forma di apostolato, attraverso concerti-spettacolo su temi spirituali o liturgici perché, come dice Don Carlo “La musica aiuta a capire e a creare quell’atmosfera di emotività che raggiunge il cuore”. I suoi “concerti testimonianza” sono ormai famosi ed il pubblico, costituito soprattutto da giovani, accorre sempre numeroso.
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Dall'archivio:
Magenta, San Biagio con il Don Tragella: concerto di pianoforte al Paolo VI
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