Magenta-Salute. Il dottor Matteo Donadon, una nuova risorsa per il Poliambulatorio Santa Crescenzia

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Intervista allo specialista responsabile della Chirurgia Oncologica presso l’Ospedale di Novara dove è anche docente all’Università del Piemonte Orientale

MAGENTA- Si aggiunge un altro importante tassello alla rete medico sanitaria al servizio del territorio, offerta dal Poliambulatorio Medico Santa Crescenzia di Magenta, diretto dal dottor Andrea Rocchitelli.
E’ di questi giorni, infatti, l’ingresso del dottor Matteo Donadon, sicuramente un valore aggiunto significativo, se si guarda al suo curriculum e alle sue specialità. Professore Associato di Chirurgia Generale presso l’Università del Piemonte Orientale a Novara (Dipartimento di Scienze della Salute), nonché, Direttore del Programma di Chirurgia Oncologica – Dipartimento di Chirurgia dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria Maggiore della Carità.

Donadon che abita a Magenta, ha maturato in precedenza importanti esperienze presso l’Humanitas di Rozzano, un centro medico d’eccellenza, dove in particolare, ha sviluppato competenze specifiche rispetto ai tumori del fegato, delle vie biliari e del pancreas. Stiamo parlando ovviamente di malattie difficili da sconfiggere ma rispetto alle quali – ci spiega il dottore – la medicina ha fatto passi avanti importanti, senza contare (come sempre) il ruolo cruciale della prevenzione.

“Rispetto ai cosiddetti ‘tumori primitivi’ del fegato – sottolinea Donadon – un tempo paradossalmente il percorso era più prevedibile. Spesso e volentieri ci si trovava davanti pazienti con cirrosi epatica o ancor prima colpiti da epatite virale. Oggi, pur non dimenticando queste fattispecie – evidenzia il medico chirurgo – stiamo assistendo ad una vera e propria emergenza di sanità pubblica legata alla malattia da fegato grasso. Questo è un fattore di rischio, talvolta, sottovalutato ma che secondo i più recenti studi è destinato ad aumentare in modo esponenziale nei prossimi 20/30 anni”.

Ma che fare allora? Innanzi tutto, è fondamentale chiarire il termine ‘malattia da fegato grasso’. “Questa è una condizione per lo più metabolica che si sviluppa – spiega Donadon – in pazienti con diabete mellito e un profilo lipidico ematico alterato”.

Fare accertamenti periodici, pertanto, diventa cruciale. Così come porre in essere sani stili di vita. “La sedentarietà, il non praticare sport in modo costante, e il trascurarsi a livello di controlli – ribadisce il professionista – indubbiamente non aiutano”. Anche perché l’evoluzione della malattia in un paziente con ‘fegato grasso’ non è affatto scontata. “A costo di ripeterci il fattore tempo, così come una volta scoperta la problematica, mettere in atto tutti i correttivi possibili, fa sì che l’insorgenza di un tumore al fegato sia un’ipotesi tutt’altro che scontata”. Quanto poi agli altri noti fattori di rischio – vedi evoluzione di un’epatite virale cronica – oggi ci sono cure efficaci, tra cui gli agenti virali ad azione diretta”.

Ciò non toglie – osserva il medico – che stiamo parlando di tumori ‘silenti’ perciò dei più insidiosi. Onde per cui, l’alcolismo e i fattori metabolici debbono sempre essere tenuti sott’occhio.
Se la prevenzione e i controlli sono essenziali per il tumore al fegato lo sono ancora di più per quello al pancreas che spesso, purtroppo, ha esiti fatali per il paziente.
“Qui lo scenario per certi versi è ancor più insidioso – aggiunge il nuovo medico del Santa Crescenzia – di certo la presenza di una macchia, è già un campanello d’allarme. Così come un diabete di nuova insorgenza in un soggetto senza fattori di rischio o storia famigliare. fuori controllo in base all’età. Altri segnali possono venire da una diarrea persistente o da una perdita di peso. Ma, beninteso, sono tutte situazioni che debbono essere contestualizzate, perché non sempre questi sono i prodromi di un tumore al Pancreas”.
Restando in tema di tumore al Pancreas, il Direttore della Chirurgia dell’Ospedale di Novara precisa che le cure sono decisamente migliorate. , a fronte comunque di una prognosi infausta. Insomma, se il tempo e la fortuna ci danno una mano, non bisogna disperare in anticipo e in gergo sportivo ‘conviene giocarsela fino in fondo’.
Interessante anche capire l’età media d’insorgenza di questi tumori. A questo proposito, anche qui, il dottor Donadon punta l’indice sulla ‘variabile malattia da fegato grasso’. .

Se in linea di principio queste malattie oncologiche si manifestano dopo i 50/60 anni di età, nel caso della cosiddetta ‘Steatosi Epatica’ le statistiche ci dicono che con maggior frequenza si può presentare anche in età più precoce.
Anche qui va detto che molto possono fare anche le apparecchiature mediche di ultima generazione con esami ad hoc.
E’ il caso della ‘Elastrografia transitoria del fegato’ che consente di avere una misura quantitativa della ‘Steatosi’ e, quindi, un dato di sostanza su cui basarsi.

Se queste sono le patologie più infide e complesse su cui si è specializzato il Nostro intervistato, non vanno dimenticate le ernie inguinali, il laparocele, le patologie della cute, così come i calcoli della Colecisti e ovviamente le Colecistiti. Tutta materia del Prof. Donadon.

Situazioni certamente in ultima istanza più semplici’, verrebbe da dire di routine, ma che non debbono essere sottovalutate.

Il Dottor Donadon riceve presso il Poliambulatorio Santa Crescenzia tutti i venerdì pomeriggio, previo appuntamento.
Come si diceva in apertura, una professionalità in più a disposizione della medicina del territorio, ma anche il valore aggiunto di avere un filo diretto sempre aperto con l’Ospedale di Novara, nel caso in cui a seguito di una visita, si dovesse render necessario un ricovero per accertamenti/intervento chirurgico.

Per info e prenotazioni rivolgersi direttamente al Poliambulatorio Santa Crescenzia:
www.santacrescenzia.it

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