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Magenta saluta il Tino Garavaglia: una vita di sacrifici, a 13 anni prese in mano l’assicurazione del padre

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MAGENTA –  La storia di Tino Garavaglia è quella di un uomo che, nella sua vita, ha sempre lavorato. Fin da bambino e fino all’ultimo giorno. Classe 1938, nato il 17 di ottobre. Oggi pomeriggio i parenti più stretti, gli amici e chi lo ha conosciuto, lo hanno salutato nella basilica di San Martino a Magenta. Il Rotary, di cui era tesoriere e la Pro loco, di cui era socio storico. “Sembrava quasi che con il calendario della Pro loco Tino entrasse anche lui nelle nostre case”, ha detto il parroco don Giuseppe Marinoni. Ma la storia di Tino Garavaglia è forse di quelle da film, impensabili nei giorni nostri.
Orfano di padre all’età di 13 anni, poco più che bambino si è rimboccato le maniche e ha mandato avanti l’assicurazione. Dimostrando caparbietà, capacità, passione, voglia di fare. Come ha detto il parroco la sua vita è sempre stata scandita dal tempo. Il ritmo del lavoro, gli appuntamenti, le corse per non arrivare in ritardo. Una vita fatta di sacrifici, ma senza tralasciare gli affetti più importanti. Una vita di lavoro e ora l’eternità.

Come lo hanno descritto gli amici del Rotary e i giovani del Rotaract Tino era “una persona intelligente, brillante, carismatica. Un amico di grande valore sempre sorridente e positivo. Grande Rotariano, un riferimento per tutti”.

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