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Dall'archivio:

Magenta: salta la festa per il Coronavirus (NO party, NO Covid) e scusate questo titolo un po’ scherzoso per un argomento così serio

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO MAGENTA –  Quest’anno, nella prima domenica di ottobre,  non avrà luogo la Festa del Donatore.

Sarebbe stata la numero 73, proprio come gli anni che conta la nostra Sezione, fondata nel 1947. È una decisione che ci costa molto, perché stravolge tradizione ed abitudine. Del resto, questa pandemia COVID 19 ha stravolto ben altre e più importanti abitudini e certezze, imponendoci comportamenti nuovi e rinunce dolorose per difenderci da un nemico subdolo e insidioso.

Non potevamo rischiare di favorire il contagio, chiamando a raccolta soci e simpatizzanti per i tradizionali momenti di Santa Messa, corteo e premiazione dei donatori. Meglio rimandare di un anno, come già avevano deciso i nostri gruppi di Sedriano (che quest’anno voleva celebrare degnamente i suoi primi 50 anni) e di Robecco sul Naviglio. No party, no COVID!

Sarà più bello, l’anno prossimo, ritrovarci tutti in una situazione di ritrovata normalità, magari tutti vaccinati e con la possibilità di stringerci la mano e di guardarci in faccia senza mascherine.

Una promessa per i donatori che quest’anno dovevano essere premiati: non varrà il vecchio detto “passata la festa gabbato lo santo”! Tutto sarà rigorosamente ripreso nella prossima Festa, diplomi, distintivi, complimenti , ringraziamenti e foto celebrative. E sarà più bello perché più atteso.

Rinunciare alla Festa ci priva anche della possibilità di rendere l’AVIS visibile alla cittadinanza.

La Santa Messa, con la macchia rossa degli stendardi davanti all’altare e le parole dell’officiante, il corteo per le vie cittadine con la banda a richiamare l’attenzione dei passanti, qualche articolo pubblicato sui giornali locali… tutto poteva contribuire a diffondere il messaggio che AVIS c’è, che c’è ancora bisogno di sangue e quindi di nuove donatrici e nuovi donatori.

Bisognerà allora attivare altri metodi di comunicazioni e, tra questi, quale più efficace del “passa parola”? Un invito quindi ai nostri soci di farsi ambasciatori della necessità e della bellezza del dono del sangue.

Tutti per AVIS e AVIS per tutti,  e un caloroso arrivederci!

www.avismagenta.it

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