Nemmeno le feste riescono a fermare un malcostume che, purtroppo, si ripete con preoccupante regolarità. Ancora una volta, la scena che si presenta agli occhi dei cittadini è quella di rifiuti abbandonati a lato di cestini e cassonetti, trasformando spazi pubblici in piccole discariche a cielo aperto. Questa mattina, giorno di Santo Stefano, in via Villoresi il cestino dei rifiuti risultava completamente stracolmo. Una situazione prevedibile, considerando che gli operatori ecologici stavano giustamente usufruendo dei giorni di riposo previsti dal calendario festivo.
Ciò che non è giustificabile, però, è il comportamento di chi, davanti a un cestino pieno, ha pensato bene di lasciare sacchi e sacchetti direttamente sul marciapiede, anziché riportarli a casa o attendere il successivo passaggio di raccolta. Ma non si è trattato soltanto di piccoli rifiuti domestici. Tra l’immondizia abbandonata spiccava anche un fornello a microonde, un ingombrante che nulla ha a che vedere con un cestino stradale e che testimonia, ancora una volta, una totale mancanza di rispetto per le regole e per la comunità.
Situazione analoga in piazza Kennedy, dove il cassonetto per la raccolta degli indumenti usati continua ad attirare di tutto, tranne ciò per cui è destinato. Anche questa volta, accanto al contenitore, è comparso un oggetto che con vestiti e tessili non ha alcun legame: un attaccapanni, simbolo di una confusione ormai cronica. Eppure le alternative esistono: i centri di raccolta, i servizi di ritiro degli ingombranti e, soprattutto, il buon senso.


















