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Magenta, Razzano non si arrende: ‘Messaggio chiaro dagli elettori, ma adesso si gioca un’altra partita’

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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‘Abbiamo commesso degli errori, non lo  neghiamo. Ma Invernizzi è un sindaco credibile, centrodestra ostaggio delle liti interne a partiti come Forza Italia’

 

MAGENTA – “Ci aspettavamo un risultato migliore, inutile negarlo. Ora la strada verso il ballottaggio diventa una scalata. Nel voto di domenica scorsa abbiamo ascoltato la voce dei magentini, che ci chiedono maggiore impegno per la città e ancora più concretezza per risolvere i problemi.
Sono convinto che il Sindaco Marco Invernizzi possa ascoltare e interpretare il voto civico che Silvia Minardi ha raccolto con successo e serietà, così come i valori della sinistra, di cui Giuseppe Rescaldina si è fatto portavoce.
Ripartiamo dagli errori, con umiltà e coerenza, per chiedere ai magentini una nuova fiducia e per continuare – insieme – a rendere #Magenta una città più vivibile, solidale e sicura”.

Il post che il  vicesindaco e leader dei Dem Paolo Razzano ha scritto su Facebook dopo il voto di domenica 11 giugno è netto e tranchant. 252 preferenze riscosse, Razzano parla con Ticino Notizie ed esamina il ballottaggio di domenica 25

“Ripartiamo dal risultato del Pd, che è stato molto buono, ringraziamo della fiducia, esprimiamo il recordman delle preferenze di tutta Magenta- Enzo Salvaggio- e molti giovani che superano le 100 preferenze, squadra motivata e giovane. E siamo il primo partito di Magenta.

Entreranno molti giovani che hanno superato le 100 preferenze, in caso di vittoria di Marco Invernizzi. Il nostro progetto guarda al futuro.

Certo, siamo consapevoli che non bastiamo e non siamo autosufficienti, lo dico da renziano, è importante dialogo con tutto il centrosinistra. Il mesaggio degli elettori magentino  è stato molto chiaro, dobbiamo allargare.

Come siamo ripartiti? Martedì il sindaco ha riunito assessori e staff, martedì sera riunione all’Ideal, ora l’idea è battere ogni singolo angolo della città, per ascoltare ancora meglio i magentini, comprese le cose che non hanno funzionato.

Specie guardando a chi deve fare una scelta, o Chiara Calati o Marco Invernizzi. C’è un elettorato di sinistra che non si riconosce nel Pd, Rescaldina ha fatto una campagna simpatica ma anche importante, ma se penso ai suoi valori come difesa dei diritti e attenzione agli ultimi, penso che  possano trovare ascolto in Marco Invernizzi. Progetto Magenta si è dimostrato credibile, a loro bisogna guardare con rispetto. Siamo fatti anche di civismo, penso poi a legalità, trasparenza e riduzione dei costi della politica che ci avvicinano al Movimento 5 Stelle, rinunciando ai rimborsi e facendo bandi di gara per ogni acquisto. E Invernizzi è stato sindaco vicino a questo sentimento.

Razzano ‘stoppa’ la crisi

Chiara Calati, una volta eletta, rischia di essere ostaggio della Lega e delle correnti che stanno già litigando in Forza Italia, pur avendo alle spalle un tutor di rispetto come Luca Del Gobbo.

Ho sempre saputo che il centrodestra unito è sempre forte, a Magenta. La Calati ha chiamato a raccolta il popolo del cdx, noi sommando le percentuali di Invernizzi e Rescaldina perdiamo 400 voti, loro di più. Non mi aspettavo un divario così ampio, ma il ballottaggio è un’altra partita. Invernizzi a volta appare poco politico, ma è sempre sincero e diretto.

Da vicesindaco uscente ammetto che abbiamo commesso degli errori, è importante cogliere il messaggio ma dobbiamo allargare la nostra proposta.  Non siamo né sul piedistallo né in una torre d’avorio.

Quale saràla strategia da qui al 25? Ci saranno molti appuntamenti, oggi siamo al mercato di via Mentana, andremo alle case popolari, spesso quando amministri rischi di rimanere lontano dalla città. Sarà una campagna elettorale diffusa, assieme a candidati e volontari. Ci sono arrivati molti messaggi di fiducia, ripartiamo da quelli. Noi ci crediamo, sino alla fine, per rimetterci in sintonia coi magentini. C’è un grande lavoro da concludere. E noi, di certo, non ci arrendiamo né alziamo bandiera bianca. Lotteremo sino all’ultimo minuto a disposizione”.

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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